Riceviamo e pubblichiamo – Gentile redazione di CityNow, chi vi scrive è un reggino che da qualche anno vive e lavora fuori della Calabria e che di tanto in tanto “scende” giù nella sua amata Reggio per trascorrervi qualche giorno di relax e per ritrovare parenti ed amici, quando però i trasporti glielo permettono. Infatti, questo accade quando chi è al di sopra delle nostre volontà decide se un volo o un treno debba raggiungere la meta calabra e lo fa in maniera fin troppa palese per non usare un altro termine spregiudicativo.
Vi spiego in breve: nelle due giornate antecedenti lunedì 20 marzo, si è tanto discusso di un eventuale sciopero da parte delle maestranza aeroportuali in particolare dei controllori di volo che a giorni avrebbero partecipato allo sciopero generale indetto dalle classiche sigle sindacali.
E purtroppo ahimè come da pronostico la sera prima del volo che avrei dovuto prendere giorno 20 c.m., dall’Aeroporto di Pisa, arriva l’sms di conferma della cancellazione del volo Ryanair FR 06936. Mi precipito ad effettuare il cambio volo per i giorni seguenti ma l’amara sorpresa è che fino a mercoledì non vi erano posti disponibili e tanto meno avrei dovuto pagare una “penale” esosa per i giorni successivi, cioè dal danno alla beffa.
Bene, anzi male, mi resta solo il treno, riuscendo a trovarne uno per il giorno successivo. E fini qui tutto “normale”.
Il discorso cambia quando il giorno del tanto proclamato sciopero do un’occhiata ai voli in partenza/arrivo dal sito dell’Aeroporto di Pisa e mi accorgo, con tanta rabbia in cuore, che il solo volo ad essere cancellato è stato solo quello da e per Lamezia Terme. Che dire, una bella presa per i fondelli per tutti i calabresi.
Ma se è sciopero deve essere sciopero per tutti e non solo per pochi se non per alcuni.
W LA CALABRIA!!!
GIUSEPPE COSTARELLA