Vittoria a metà per l’Hospice, buone e cattive notizie da Catanzaro
"Soddisfatto in parte ma ieri mi sono sentito un inquisito". Le parole del presidente Trapani Lombardo ai microfoni di CityNow
24 Luglio 2019 - 11:14 | di Vincenzo Comi
Le porte dell’Hospice di Reggio Calabria rimarranno aperte.
Da Catanzaro arriva la buona notizia. La struttura ospedaliera gestita da 13 anni dalla Fondazione ‘Via delle Stelle‘ proseguirà ancora per tutto il 2019 sotto la stessa gestione. Sospiro di sollievo per le tante famiglie coinvolte e per i dipendenti della Fondazione, in queste ore preoccupati per il proprio futuro e quello dell’Hospice.
Al termine dell’incontro di ieri, conclusosi nella tarda serata, alla presenza dei vertici della Fondazione (presidente Trapani e vice presidente Vita) e dell’ASP (12 persone tra legali, rappresentanti regionali e dirigenti ASP) si è deciso per la prosecuzione del servizio essenziale.
Avanti con la Fondazione dunque, almeno fino alla conclusione del 2019. Il dott. Vincenzo Trapani Lombardo spiega ai nostri microfoni i termini della mediazione.
“L’ASP si è impegnata entro dieci giorni all’immediato pagamento in forma di acconto di una mensilità degli anni pregressi pari a 150 mila euro. L’Hospice allo stesso tempo si è impegnato a fornire il preventivo per il 2019 oltre all’elenco di tutto il personale che a quanto pare, secondo l’ASP è in eccesso e male utilizzato. Solo successivamente si provvederà alla firma del contratto e alla regolarizzazione dei rapporti”.
L’Hospice quindi rimarrà aperto e questa non può essere che una buona notizia. Le garanzie avute dall’ASP però sono ‘limitate nel tempo’.
Cosa succederà nel 2020? Quali i piani futuri e la strategia dell’ASP?
“Dal 2020 l’ASP ha intenzione di presentare un bando di interesse pubblico perchè vuole affidare ad altri la gestione della struttura. Soddisfatto? L’importante era non chiudere l’Hospice ma se non arriva un contratto stabile e duraturo è sempre difficile andare avanti. Non sono molto soddisfatto perchè mi sono sentito un pò inquisito ed accusato di aver gestito male la struttura e di aver sottratto somme che in realtà non mi sono mai state richieste. Quando l’ASP ci ha richiesto le somme dell’affitto abbiamo sempre dimostrato la disponibilità al pagamento. Ad oggi non sappiamo nemmeno a quanto ammonta esattamente il debito, speriamo che facciano i conti in questi giorni”.
Subito 150 mila euro quindi che consentiranno alla Fondazione di pagare le tasse e forse di provvedere agli stipendi di luglio. Il presidente della Fondazione dott. Trapani incontrerà adesso i lavoratori dell’Hospice per spiegare loro quanto successo nella giornata di ieri.
Una vittoria a metà per l’Hospice, per la Fondazione e per la città. Ciò che emerge dal risultato dell’incontro è il futuro sempre più incerto di una struttura diventata indispensabile per i reggini e non solo. L’ASP non riesce ad effettuare un programma a lungo termine che possa tranquillizzare la cittadinanza e chi, da oltre dieci anni, garantisce il servizio delle cure palliative.
L’immediata soluzione non tutela l’Hospice e la volontà di presentare un bando di interesse pubblico spaventa e preoccupa gli ‘angeli della città’.
L’Hospice ha una forte valenza sociale per l’intero territorio e non può rischiare di abbassare l’asticella della qualità del servizio.
Ancora una volta siamo costretti a raccontare una tappa di una vicenda che rimane ad oggi irrisolta…