Viola, la risposta della società a Coppolino è un duro attacco
Situazione triste in casa neroarancio. In attesa di capire cosa succederà con l'esclusione del campionato, botta e risposta tra Coppolino e la nuova proprietà
04 Maggio 2019 - 20:39 | Comunicato stampa
Si ritiene paradossale, ai limiti del grottesco, trovarsi in una situazione così complessa e difficile per la Viola e dover impegnare il nostro tempo a precisare fatti riportati dal precedente proprietario Coppolino, abile solo nella costruzione o, meglio, ricostruzione di circostanze per svolgere processi mediatici che lasciano il tempo che trovano. Tuttavia, i fatti che si sono lasciati intendere sono gravi e meritano dei chiarimenti a tutela della verità.
Ribadendo la correttezza con la quale si è operato e che sarà oggetto di ricorso, come anticipato in precedenti comunicati, Coppolino sbaglia nel riferire che il legale rappresentante della Viola sia il dott. Gotti, quanto invece ancora il dott. Fusco, al quale comunque vanno i nostri ringraziamenti per la serietà e la professionalità dimostrata.
Basterebbe un minimo di preparazione per sapere che la revoca della liquidazione di una società ha effetti 60 giorni dopo la delibera e pertanto ancora oggi il legale rappresentante della Viola è il dott. Fusco, professionista con una storia che rimane impregiudicata da questa situazione.
Con riferimento all’esposto alla procura presentato dal Sig. Coppolino, l’ostentamento dell’esercizio di un diritto è già di per sé stucchevole. Tuttavia, ora i fatti si conoscono pertanto si è in grado di precisare come si abbia avuto evidenza che cli impegni assunti dal Sig. Muscolino sono stati adempiuti, sia con riferimento a tutti i debiti della stagione 2017/2018, che con il debito verso il Comune.
Per quanto riguarda l’asserito diritto di credito vantato dalla Città Metropolitana, si tratta di una richiesta giudiziaria attivata proprio nel corso della gestione Coppolino – di certo responsabile della pessima gestione della vicenda – in relazione al quale stiamo provando a trovare una soluzione condivisa con l’Amministrazione Falcomatà.
Le allusioni riguardo all’accordo tombale, però, sono veramente la massima espressione di quanto il Sig. Coppolino possa essere un abile comunicatore, ma decisamente meno abile come imprenditore.
Con riserva di verificare il soggetto che ha violato l’obbligo di riservatezza di tenuta dei documenti aziendali della Viola, ci corre l’obbligo notare come la Viola con quel documento non abbia rinunciato a nessun credito vantato nei confronti delle società del Sig. Muscolino, dal momento che i crediti a cui si fa riferimento sono stati rinunciati nell’ambito dell’operazione di cessione delle quote allo stesso Sig. Coppolino, così come dimostrano le note di credito regolarmente iscritte nei libri contabili in data 30 giugno 2018 che i professionisti dello stesso Sig. Coppolino hanno ricevuto ai fini della due diligence.
Dall’altra parte, però, è d’obbligo precisare che il Sig. Muscolino ha rinunciato contestualmente ai ben più cospicui finanziamenti che lo stesso ha eseguito in favore della Viola, nonché si è impegnato al pagamento dei debiti relativi alla stagione 2017/2018, che confermiamo integralmente saldati.
Dal momento che tale accordo era stato stipulato fra il Sig. Coppolino e il Sig. Muscolino, senza mai ratificarlo in via formale con la Viola, si è ritenuto corretto semplicemente formalizzarlo, così per poter riallineare le scritture contabili societarie.
Per quanto si tratti di un aspetto molto tecnico, si spera di aver chiarito il punto e soprattutto di aver evidenziato le responsabilità di ciascuno nelle vicenda.
Si ritiene di aver fornito a tutti i tifosi della Viola gli elementi per poter avere una opinione autonoma su quanto accaduto e si invita tutti a stringersi intorno alla squadra e confidare che il ricorso che si intende presentare abbia l’esito sperato, in ragione dell’avvenuto saldo dei contributi, e che si possa proseguire la nostra avventura nei play off.