Nuovo porto a sud, il Comune di Villa: ‘Serve un commissario ad acta’

L’amministrazione comunale propone un commissario ad acta per velocizzare i lavori del nuovo porto

Porto Villa San Giovanni (3)

La riunione del coordinamento di partenariato convocata dall’Autorità di Sistema dello Stretto, presieduta dal commissario ammiraglio Antonio Ranieri, ha posto al centro della discussione la prossima gara per la progettazione del piano regolatore portuale, che interesserà anche il porto di Villa San Giovanni.

La necessità di un piano regolatore portuale

Dotarsi di un piano regolatore portuale è essenziale per tutte le città che rientrano nell’Autorità di Sistema dello Stretto, un aspetto su cui il territorio registra un ritardo significativo. Attualmente, tra i comuni coinvolti, solo Messina dispone di un proprio piano regolatore portuale.

Dalla riunione è emersa la necessità di avviare una fase di confronto con la società che si aggiudicherà la gara d’appalto, con l’obiettivo di integrare le esigenze del territorio nel progetto finale. Il tema sarà discusso e approvato nel consiglio di amministrazione dell’ADSP previsto per il 13 febbraio 2025.

La posizione dell’amministrazione comunale di Villa San Giovanni

L’amministrazione comunale ha ribadito quanto già deliberato nel luglio 2022:

  • No a nuove banchine all’interno dell’area occupata da RFI e dalle compagnie di navigazione che gestiscono l’attraversamento dello Stretto.
  • Sì alla realizzazione della stazione marittima nell’area del Lido Cenide, comprensiva delle banchine per gli aliscafi. Il progetto prevede il ripristino dell’architettura originaria del vecchio Lido Cenide.

Dopo aver acquisito anche il parere favorevole della Giunta Regionale e della Città Metropolitana, la priorità resta una sola: lo spostamento del porto a sud.

La proposta di un commissario ad acta

Per velocizzare l’iter burocratico e snellire le procedure amministrative, l’amministrazione comunale ha proposto la nomina di un commissario ad acta. L’intervento sarebbe realizzato in regime di urgenza e attraverso un’ordinanza di protezione civile, tenendo conto delle attuali condizioni della città:

  • Emergenza ambientale
  • Mancanza di vivibilità urbana
  • Necessità di coordinamento tra le amministrazioni statali

Elementi che potrebbero legittimare l’adozione di un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per accelerare la realizzazione dell’opera.

Un nuovo porto per Villa San Giovanni

L’idea dell’amministrazione comunale prevede lo spostamento dell’intero porto commerciale nelle immediate vicinanze del porto ferroviario storico, non si tratterebbe quindi di un semplice adeguamento, ma di una riorganizzazione completa della logistica portuale.

Lo spostamento non deve essere vincolato alla realizzazione del ponte sullo Stretto, ma piuttosto deve essere armonizzato con un nuovo sistema di mobilità dinamica tra la Calabria e la Sicilia.

I benefici dello spostamento del porto a sud

Il progetto permetterà a Villa San Giovanni di:

  • Riqualificare spazi urbani e valorizzare la propria vocazione turistica.
  • Mantenere il ruolo strategico nei trasporti senza penalizzare la qualità della vita dei cittadini.
  • Favorire una città più smart, green e concorrenziale nel panorama mediterraneo.

L’iter per la realizzazione

L’amministrazione ha chiesto all’ADSP di velocizzare l’iter per ottenere l’ampliamento della propria competenza a sud e avviare la progettazione del nuovo porto. Il punto di partenza sarà la progettazione preliminare del 2000, realizzata dall’ingegnere Pietro Viviano, ex direttore del Genio Civile Opere Marittime.

Da questa base si procederà all’aggiornamento degli studi di settore, necessari alla fase progettuale vera e propria.

Una visione futura per Villa San Giovanni

La sinergia istituzionale raggiunta in questi mesi, unita al consenso generale sullo spostamento del porto a sud, rappresenta una grande opportunità per il futuro della città. L’obiettivo è trasformare Villa San Giovanni in una città con il suo porto e non più semplicemente “la città del porto”, proiettandola verso un modello di sviluppo basato su innovazione, sostenibilità e integrazione urbana.

Il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare “Città in Movimento”