Villa San Giovanni, porto a sud: via alla procedura
Avviata la procedura per il porto a sud: ADSP e MIT discutono cartografie e pareri, puntando sulla mobilità dinamica dello Stretto
02 Gennaio 2025 - 08:08 | Comunicato Stampa

Parte l’approfondimento istruttorio della procedura di ampliamento della circoscrizione territoriale dell’Autorità di sistema dello Stretto per l’area sud del porto di Villa San Giovanni, finalizzata alla progettazione e alla successiva realizzazione del porto a sud. Il direttore generale del ministero dell’infrastrutture, infatti, ha nei giorni scorsi comunicato all’ADSP una richiesta di integrazione istruttoria per concludere la procedura avviata con la richiesta del 28 dicembre 2023. L’ampliamento della competenza all’ADSP è il primo passo che permetterà alla stessa autorità di sistema di progettare l’infrastruttura chiesta da oltre quarant’anni dalla città di Villa San Giovanni: il porto a sud rappresenta la vera svolta per una città stanca di essere la città del porto e che vuole diventare la città con il porto, a maggior ragione perché ciò comporterà l’acquisizione al patrimonio comunale degli attuali imbarchi in uso alle società private di navigazione per la realizzazione di quel grande porticciolo turistico, vera possibilità di sviluppo del nostro territorio.
Un primo passo verso il porto a sud
L’autorità di sistema ha già trasmesso al MIT gli atti (pareri e relazione tecnica) relativi al procedimento di approvazione del DPSS (documento di pianificazione strategica) della stessa Autorità, da cui si è originato l’attuale procedimento. L’amministrazione comunale, infatti, nell’opporsi alla prima stesura del documento di pianificazione strategica (che prevedeva la realizzazione di un nuovo attracco nell’area comunemente definita ex lido Cenide), ha sostenuto che l’unica alternativa possibile per la mobilità sostenibile dello Stretto sia la costruzione di un nuovo porto commerciale che garantisca libera concorrenza dei vettori, condizioni sicure di accesso, bypass della città il cui centro, ad oggi, è a servizio del passaggio da e per la Sicilia. Da luglio 2022 ad oggi, l’interlocuzione con le istituzioni è stata determinante: alla delibera con cui la Città Metropolitana aveva già riconosciuto l’importanza dello spostamento a sud del porto di Villa San Giovanni, è seguita la delibera di giunta regionale che – in adesione alle richieste di quest’amministrazione – ha sostenuto come prioritario l’intervento di spostamento del porto a sud, secondo i documenti presentati all’autorità di sistema.
Gli sviluppi verso la mobilità dinamica dello Stretto
Risale al 2003 l’unico progetto preliminare di porto a sud redatto dalla città di Villa San Giovanni, che già individuava come soluzione da tre a sei nuove invasature dal molo ferroviario verso Bolano. Di qualche giorno fa la richiesta, a fini istruttori da parte del MIT, di nuovi documenti: cartografie per determinare i nuovi limiti e le nuove coordinate geografiche che permettano l’identificazione dell’area; ma anche i pareri della regione, del comune e della città metropolitana, oltre a quello dell’autorità marittima. Un atto importante che dimostra come la mobilità dinamica dello Stretto sia la vera priorità, nonostante in questi giorni a tenere banco sia stato solo il tema dell’attraversamento stabile. Per la tutela del territorio serve pensare al reale sviluppo della città nei prossimi decenni: sviluppo che non può prescindere da una nuova modalità dinamica in grado di coniugare la vocazione trasportistica di Villa San Giovanni (cuore del Mediterraneo) con la sua vocazione turistica, localizzabile dai fondali di punta Pezzo all’area di protezione speciale della Costa Viola.
Il sindaco, la giunta, il gruppo consiliare “Città in Movimento”
