Ponte, Ciucci a Villa, ma senza confronto pubblico: le domande del Pd

"Incontro ristretto a Palazzo San Giovanni, la sua apparizione è stata tanto veloce quanto sfuggente": i quesiti dei dem all'ad Ciucci

Ponte Stretto Messina 1

Si è svolto oggi, 30 gennaio 2025, un incontro ristretto a Palazzo San Giovanni con l’Amministratore Delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci. La sua apparizione è stata tanto veloce quanto sfuggente.

Un incontro senza confronto pubblico

Nei giorni scorsi avevamo richiesto che fossero invitate anche le famiglie che vivono nelle abitazioni soggette a vincoli d’esproprio. Avremmo voluto un incontro pubblico, magari sotto forma di conferenza stampa, con la partecipazione di Comitati, Partiti e cittadini attivi.

L’obiettivo? Ascoltare, porre domande e avviare un dibattito che ormai da troppo tempo viene evitato.

Legittimo, ma profondamente ingiusto

È tutto formalmente corretto. È legittimo che:

  • Solo pochi amministratori abbiano ricevuto le novità da Ciucci.
  • Il dibattito pubblico sia stato abolito per legge.
  • Si sia scelto un approccio ristretto tra il commissario e gli eletti.

Ma è profondamente ingiusto.

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Non perché si voglia rivendicare il diritto alla protesta, né per riesumare vecchi strumenti di contestazione. Semplicemente perché i cittadini hanno diritto a verità e chiarezza.

Se non vi fossero dubbi e pericoli per la salute e l’ambiente, non ci sarebbe bisogno di confronto. Ma la realtà è ben diversa, e i cittadini non sono tranquilli.

Le domande che avremmo voluto porre a Ciucci

Ecco alcune delle domande cruciali che avremmo voluto rivolgere a Pietro Ciucci:

  1. Materiali e sicurezza – Considerando un progetto così carente, specialmente riguardo ai cavi non testati del Ponte, non sarebbe opportuno tornare a una fase preliminare di studi con un approccio più scientifico?
  2. Rischio sismico – Vista la presenza di faglie attive, perché non chiedere un parere ufficiale all’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, anziché denunciarne il Presidente per interviste scomode?
  3. Navigabilità – Perché non coinvolgere le grandi compagnie di navigazione nello studio del fenomeno del gigantismo navale e dell’impatto del Ponte sui traffici marittimi?
  4. Raccomandazioni scientifiche – Non sarebbe opportuno rispettare tutte le prescrizioni del Comitato Scientifico e della Commissione VIA VAS prima di dichiarare la pubblica utilità dell’opera?
  5. Esigenza reale? – Se il flusso di traffico tra le due sponde non giustifica il Ponte, perché questa accelerazione? E perché, contemporaneamente, si ridimensionano gli investimenti sul trasporto marittimo pubblico?
  6. Trasparenza negli appalti – Perché, dopo aver raddoppiato i costi da 4 a 14 miliardi di euro, non si indice una nuova gara pubblica, come previsto dalle norme europee?
  7. Contenzioso con lo Stato – Perché non chiedere all’appaltatore di rinunciare alla richiesta di risarcimento danni contro lo Stato?
  8. Cantieri e impatto ambientale – Perché procedere con stralci funzionali e cantieri distinti, senza un progetto completo e definitivo, che includa analisi serie sui rischi per la salute della popolazione di Villa e Torre Faro?
  9. Analisi costi-benefici – Perché questa Opera colossale non è supportata da una vera analisi economica sui suoi costi e benefici?

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Un appello agli amministratori locali

Se queste o altre domande sono state effettivamente poste a Ciucci dai consiglieri di Villa San Giovanni, chiediamo:

? Una conferenza stampa pubblica con la partecipazione di tutti gli eletti, sia di maggioranza che di opposizione.
? Un resoconto chiaro:

  • Cosa ha detto Ciucci?
  • Chi è intervenuto?
  • Quali risposte sono state fornite?

I cittadini hanno il diritto di sapere. Questo è il minimo, questo è l’essenziale.

Enzo Musolino

Segretario Circolo PD “Tonino Giordano” Villa San Giovanni