San Luca, protesta per la casa chiusa di Corrado Alvaro: le parole di Morace e Lucano

Morace e Lucano denunciano la chiusura della casa di Alvaro. Commissariamento della fondazione contestato in piazza

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Nel giorno del 130º anniversario dalla nascita di Corrado Alvaro, mentre in tutta Italia si celebra la figura dello scrittore calabrese, a San Luca la sua casa natale rimane incredibilmente chiusa. Una manifestazione pubblica ha denunciato la decisione del commissariamento della Fondazione Alvaro, con voci critiche e appassionate come quelle di Mimmo Lucano e del professore Aldo Maria Morace.

Morace: “Si vuole spegnere ogni voce autonoma”

“Ci sono tonnellate di scolaresche che confermano il nostro impegno. Nessuna fondazione in Calabria ha prodotto quanto noi: 35 volumi, bibliografie scientifiche, digitalizzazioni accessibili in tutto il mondo.”

Morace denuncia apertamente:

“Qui si vuole spegnere ogni voce che possa costituire un contraltare. Guardate quella casa chiusa: è un simbolo vergognoso proprio nel giorno dell’anniversario.”

Il professore, visibilmente indignato, esige trasparenza sui costi del commissariamento:

“Io ho lavorato per 25 anni gratuitamente. Spero che chi subentra rinunci ai compensi.”

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Lucano: “Un giustizialismo che peggiora le cose”

L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ha preso parte alla manifestazione, esprimendo solidarietà e delusione per l’accaduto:

“C’è un grande equivoco in Calabria: il giustizialismo non risolve i problemi, li peggiora.”

Lucano ha richiamato un vecchio slogan:

“San Luca non vuole morire. Ma lo Stato sembra soffocare le sue realtà culturali.”

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