A Reggio la Street Art di ‘Urban Decay’, Briante: ‘Grazie a Tania riflettori su criticità’

L’iniziativa di street art Urban Decay a Reggio Calabria accende i riflettori sul degrado urbano. Il contributo di Tania Azar

Anna Briante

A Reggio Calabria, l’iniziativa di street art dal titolo Urban Decay ha acceso i riflettori su alcune delle criticità urbane della città. L’artista Tania Azar ha scelto di intervenire su alcuni dei luoghi simbolo del degrado, utilizzando l’arte per attirare l’attenzione dei cittadini e delle autorità.

“La vita quotidiana è fatta di segni, simboli e sollecitazioni. Questa iniziativa di Tania è un invito all’intervento,” ha dichiarato Mariangela Briante, amministratrice comunale.

Un progetto artistico di denuncia

L’opera di Tania Azar non si limita a decorare spazi abbandonati, ma porta avanti una campagna di sensibilizzazione che mira a far riflettere sui problemi strutturali e sociali della città. Briante ha riconosciuto che molte delle aree individuate dall’artista rappresentano situazioni di degrado su cui l’amministrazione intende intervenire.

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“Grazie all’artista, abbiamo riacceso i riflettori su alcune situazioni critiche. Questo è anche un modo per partecipare alla gestione della città,” ha affermato Briante.

L’importanza della collaborazione

Durante la presentazione, Briante ha sottolineato come la collaborazione tra cittadini, artisti e amministrazione sia fondamentale per il miglioramento della città. Mentre le risorse economiche possono essere limitate, l’impegno civico di iniziative come Urban Decay dimostra che ogni cittadino può dare il proprio contributo.

“Impegniamoci tutti quotidianamente per cercare di non sporcare e non rendere la città impresentabile. Noi amministratori ci stiamo impegnando con spirito generoso, ma anche i cittadini devono fare la loro parte.”

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L’iniziativa Urban Decay rappresenta un esempio di come l’arte possa farsi veicolo di consapevolezza sociale e diventare uno strumento per migliorare la qualità della vita urbana.