Live Break, elezioni comunali, sanità e futuro dopo Falcomatà: in studio con Delfino e Malaspina
A LIVE BREAK si discute di elezioni 2026, post-Falcomatà e sanità in Calabria. Confronto tra Delfino e Malaspina negli studi di CityNow
28 Marzo 2025 - 16:16 | di Renato Pesce

La puntata di LIVE BREAK condotta da Vincenzo Comi ha visto protagonisti in studio due volti noti della politica reggina: Demetrio Delfino e Nicola Malaspina. Una discussione intensa, articolata e dai toni costruttivi ha toccato tre grandi temi di attualità: le elezioni comunali 2026, il futuro politico post-Falcomatà e lo stato della sanità in Calabria.
“Sarà una stagione politica molto importante. Il civismo deve essere un’opportunità per allargare la partecipazione democratica”, ha dichiarato Malaspina.
Elezioni 2026, scenari in evoluzione a Reggio Calabria
La città si prepara al voto con un anno di anticipo e il fermento politico è già visibile. Si fanno i nomi di candidati civici e politici di lungo corso come Massimo Canale, Anna Nucera e lo stesso Delfino.
“Se ci saranno più candidati nel centrosinistra, noi di Sinistra Italiana proporremo le primarie”, afferma Delfino.
Nel centrodestra intanto si discute dell’incontro tra Cannizzaro e Scopelliti, che per alcuni potrebbe essere la base per un nuovo asse politico.
Quale futuro per Reggio dopo Falcomatà?
La lunga amministrazione Falcomatà, che volge al termine dopo dieci anni, divide gli ospiti.
“Siamo usciti dal piano di riequilibrio ed è un risultato storico. Ma il decoro urbano e i servizi sono da migliorare”, ha riconosciuto Delfino.
Malaspina ha sottolineato invece le difficoltà strutturali:
“Il problema è che si è persa la credibilità. Servono figure che amino davvero la città e che ascoltino i cittadini prima di decidere.”
Sanità in Calabria: scontro politico e carenze gravi
Il confronto si è acceso anche sulla sanità, dove centrodestra e centrosinistra si accusano reciprocamente. Dalla scarsità di medici alle guardie mediche chiuse, la situazione è allarmante.
“Doveva essere proclamato lo stato di emergenza sanitaria, altro che poteri speciali per costruire ospedali”, ha tuonato Delfino.
Malaspina ha concluso con una riflessione ampia:
“Il problema nasce dalle riforme nazionali che hanno trasformato la sanità in un settore di mercato. Dobbiamo riportare giustizia sociale nel diritto alla salute.”
