Reggio, omicidio 1988: le immagini dell’epoca

Locride, tre arresti per l’omicidio di Vincenzo Cordì, bruciato vivo in auto. Le indagini hanno fatto luce sul movente, legato a questioni familiari


I Carabinieri di Reggio Calabria, dalle prime ore di questa mattina, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri nei confronti di tre persone.

I soggetti sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del grave fatto di sangue avvenuto nella Locride tra il 12 e il 13 novembre dello scorso anno.

Le indagini sul brutale omicidio

Le indagini, condotte dai Carabinieri di Roccella Jonica, sono partite dal rinvenimento del cadavere bruciato di Vincenzo Cordì all’interno della sua autovettura. È stato accertato che l’uomo è stato bruciato vivo in auto, rendendo il crimine uno dei più efferati degli ultimi tempi nella zona.

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Il movente dell’omicidio

Gli approfondimenti svolti dai militari hanno fatto piena luce sul movente, che è stato inquadrato nell’ambito familiare.

L’operazione rappresenta un passo importante per la giustizia e una risposta alla comunità colpita da un crimine così violento.