Durante un’operazione congiunta dei Carabinieri della Compagnia di Palmi e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, è stato catturato il latitante Delfino Rocco Graziano, classe 1986, nella serata del 2 dicembre. Delfino era ricercato dal 2017 dopo essersi sottratto a un ordine di carcerazione per scontare una pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione e un’ordinanza di custodia cautelare per associazione mafiosa come affiliato della cosca Alvaro di Sinopoli.

L’arresto e i dettagli dell’operazione

Dopo una lunga latitanza, Delfino è stato individuato in un casolare in una zona montuosa e isolata di Sant’Eufemia d’Aspromonte, grazie a numerosi servizi di appostamento da parte dei militari in area impervia. Le forze dell’ordine hanno cinturato l’intera area e, al momento dell’irruzione, hanno sorpreso Delfino in compagnia del fratello e di un altro parente, entrambi arrestati per favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena.

Al momento della cattura, Delfino era in possesso di una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa, due caricatori e 11 colpi, oltre a documenti falsificati che agevolavano la latitanza e alcune ricetrasmittenti, verosimilmente utilizzate dalla rete di complici. Gli arrestati sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Palmi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il provvedimento della Procura

Nel marzo 2020, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Reggio Calabria aveva emesso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti per una pena definitiva di oltre 12 anni per reati che includono rapina, traffico di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi. Delfino era anche ritenuto un elemento di spicco del locale di ‘ndrangheta di Santa Eufemia d’Aspromonte, dove partecipava a riunioni e trasmetteva informazioni agli affiliati.