Live Break: elezioni, cultura a Reggio e caso San Luca. In studio con Bombino e Perna

Reggio Calabria, Bombino e Perna riflettono su elezioni 2026, civismo, astensione e cultura: “Serve visione, la politica è immobile”

Live Break Bombino Perna

Il dibattito sul futuro politico e culturale di Reggio Calabria si accende nel talk show “LIVE BREAK” condotto da Vincenzo Comi e Pasquale Romano, con ospiti d’eccezione: i professori Giuseppe Bombino e Tonino Perna. A un anno dalle elezioni amministrative, la città si interroga sul dopo Falcomatà, sull’identità dei prossimi candidati sindaco e sulla capacità della politica locale di rigenerarsi.

“Tutti sono partiti troppo presto. L’esperienza ci dice che molte candidature si bruciano con il tempo”, ha osservato Perna. “Serve una visione chiara, ma anche il coraggio di aggregare davvero le energie migliori della città.”

Elezioni 2026: chi guiderà la città dopo Falcomatà?

Le riflessioni si aprono su uno scenario di fermento civico e immobilismo partitico. Si discute delle nuove realtà associative e civiche, da “Reggio Cresce” a “Essere Città”, ma emerge anche una forte disillusione verso i partiti tradizionali e la scarsa partecipazione popolare.

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“Il primo problema è l’astensione: metà dei cittadini non va a votare. Senza partecipazione non c’è democrazia”, ha sottolineato Perna.

Bombino ha aggiunto: “C’è dinamismo, ma senza movimento. Sembra che molti agiscano solo in apparenza, senza visione né progetto.”

Cultura e futuro: la sfida per Reggio Calabria

Nel confronto anche il tema della cultura assume un ruolo centrale. Il fallito tentativo di Reggio di diventare Capitale della Cultura 2025 è letto come simbolo di un’occasione mancata.

“Non c’era una regia culturale. La cultura non è un elenco di eventi, ma un’infrastruttura complessa da mettere a rete”, ha detto Bombino.

“La cultura, insieme alla scuola e alla ricerca, può arginare la fuga dei giovani. Ma servono università attrattive e politiche serie”, ha ricordato Perna.

Il caso San Luca e il valore della memoria

Il dibattito si chiude con la denuncia dello scioglimento della Fondazione Corrado Alvaro a San Luca.

“Un atto amministrativo che sa di diffamazione. Colpisce un presidio culturale simbolico”, ha affermato Bombino. “San Luca è memoria, non può essere abbandonata.”

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