Dal congelatore alla somministrazione: le diverse fasi per il vaccino Covid ‘finito’

Reggio Calabria, al GOM la preparazione del vaccino anti-Covid: fasi di conservazione, diluizione e somministrazione

Vaccino

“Il vaccino Covid-19 mRNA BNT162b2 viene somministrato per via intramuscolare a individui di età pari o superiore a 16 anni. Il trattamento prevede la somministrazione di due dosi da 0,3 mL ciascuna, somministrate a distanza di 21 giorni. Gli individui che hanno ricevuto una dose del vaccino Covid-19 mRNA BNT162b2 devono riceverne una seconda dose per completare la serie di vaccinazioni. Gli individui potrebbero non essere protetti fino ad almeno 7 giorni dopo la loro seconda dose di vaccino”.

È questo quanto riportato dal Quotidiano Sanità nelle indicazioni del vaccino Covid prodotto da Pfizer Biontech. Ciò che incuriosisce però gli italiani è la sua preparazione.

Allestimento e somministrazione del vaccino Pfizer Biontech

Per capire quale sia, nel dettaglio, il percorso di allestimento e somministrazione, le telecamere di CityNow sono entrate all’interno del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria per filmare la procedura.

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“Le fiale congelate a -75°C devono essere trasferite a 2-8 °C per farle scongelare lentamente; una confezione da 195 fiale può richiedere 3 ore per scongelare. In alternativa, le fiale congelate possono anche essere scongelate per 30 minuti a massimo 25 °C per un utilizzo immediato. Una volta scongelato, il vaccino non diluito può essere conservato per un massimo di 5 giorni a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C ovvero fino a 2 ore a temperature fino a 25 °C.”

Una volta “scongelato” il vaccino nella sua forma ancora grezza, deve essere conservato a una temperatura tra i 2° e gli 8°. Queste dosi possono essere utilizzate per 5 giorni. Una volta che il vaccino è stato “allestito”, le dosi devono essere somministrate. Da un flacone si possono aspirare 6 diverse dosi che vengono somministrate immediatamente.

Il racconto dei medici del GOM: il processo di preparazione

Prima di aspirare e diluire la fiala, ogni flacone deve essere miscelato per 10 volte lentamente, per poi passare alla diluizione.

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Tramite una siringa turlock si prelevano 0,8 ml di soluzione fisiologica che vengono aggiunti al vaccino con l’utilizzo del sistema Spike. Quest’ultimo permette di mantenere la sterilità della soluzione, in quanto il sistema risulta “chiuso”. Senza questo metodo, il flacone si dovrebbe bucare ogni volta che si preleva una dose.

I diversi step della preparazione

Una volta iniettata la fisiologica all’interno del vaccino, bisogna aspirare lo stesso quantitativo precedentemente iniettato (0.8 ml) di aria, un meccanismo che fa parte di un processo chiamato “equalizzazione”.

Una volta unite le due sostanze (vaccino e fisiologica), il flacone va mosso, non in modo irruento, con un movimento su e giù per 10 volte. Una volta completata questa fase, la soluzione diventerà limpida.

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A questo punto, si può partire con il prelievo delle 6 dosi di vaccino che, successivamente, verranno somministrate ad altrettanti soggetti. Le siringhe utilizzate per l’iniezione sono siringhe di precisione, alle quali viene aggiunto l’ago subito dopo aver prelevato la quantità di vaccino necessaria per ogni singola dose.