Alberto Angela alla Mediterranea: ‘La conoscenza è importante. Il mondo sta cambiando, meglio essere preparati’

Il messaggio del noto conduttore televisivo e divulgatore scientifico alle nuove generazioni


Grande evento alla Mediterranea. In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025, il giornalista e divulgatore scientifico Alberto Angela, prima del conferimento della laure honoris causa in Scienze Forestali e Ambientali, si è intrattenuto con la stampa.

Conduttore televisivo ed esperto conoscitore della storia del nostro Paese, Angela, ha sottolineato a margine della manifestazione, l’importanza della conoscenza ponendo l’accento sul ruolo della divulgazione scientifica.

“La vera magia sta nel passare la conoscenza attraverso lo schermo – ha spiegato Alberto Angela – Sta lì la vera difficoltà. Il percorso del divulgatore si deve adattarsi ai tempi, alle tecnologie e ai linguaggi che il pubblico è abituato a sentire. Ma è sempre importante ricordare da dove si viene.”

Angela ha ricordato come il suo legame con il mondo accademico sia ancora forte, nonostante la sua lunga carriera televisiva.

“Vengo dal mondo dell’università, e questa laurea per me è molto importante. Mi ricorda che esiste un legame continuo tra divulgazione e ricerca. È un lavoro di squadra, un ballo che si fa insieme.”

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Pur essendo impegnato da molti anni nel panorama televisivo, il divulgatore non dimentica le sue origini da ricercatore sul campo.

“Sono stato strappato dal mondo degli scavi, ma chissà, magari in futuro ci tornerò,” ha confidato con un sorriso. “Ora mi dedico alla televisione cercando di far arrivare a tutti la conoscenza come un passatore d’acqua.”

Infine un messaggio rivolto alle nuove generazioni.

“È cruciale capire il mondo in cui viviamo perché sta cambiando rapidamente, e ci sta venendo addosso. Meglio essere preparati.”

Alberto Angela: ‘L’Italia è una terra di meraviglie’

Un altro tema su cui il divulgatore ha posto l’accento riguarda la ricchezza culturale e storica dell’Italia.

“L’Italia è una terra di meraviglie. Abbiamo realizzato un programma sulla Calabria, e tutti conoscono i Bronzi di Riace, ma ci sono tanti altri luoghi e tradizioni che meritano attenzione. Le nostre città potrebbero essere capitali,” ha affermato con orgoglio, ricordando come molte di esse abbiano già rivestito un ruolo centrale nel corso della storia europea. “Abbiamo 3000 anni di civiltà alle spalle che ci sussurrano il percorso da seguire anche per il futuro.”