A Vibo Valentia la cerimonia di premiazione di “La Mia Terra”
05 Luglio 2018 - 10:11 | di Vincenzo Comi
“LA MIA TERRA”, questo, è stato il titolo significativo del Concorso Internazionale di Poesia, indetto dall’Associazione di volontariato culturale Magna Graecia “Artisti Calabresi” di Vibo Valentia, con la preziosa collaborazione della Parrocchia di san Michele e san Giuseppe.
Una prima e interessante edizione, quella indetta con il Bando di Novembre 2017 con scadenza 31 marzo 2018, che speriamo possa avere un seguito negli anni a venire, considerata la partecipazione di molti autori, provenienti da tutta la nazione, chiamati a cimentarsi in un tema certamente importante e impegnativo ma pur sempre “interessante e attrattivo”.
Il 10 giugno 2018, alle ore 17.30, nella chiesa di san Michele Arcangelo, in Vibo Valentia, si è tenuta la Cerimonia di Premiazione del Concorso letterario vibonese.
Il pubblico è stato numerosissimo e il concorso si è rivelato un gran successo, con oltre ottanta partecipazioni, che non sono poche, per la prima edizione di questo concorso dedicato alla poesia calabrese.
Lo testimonia, la presidente Teresa Averta, docente, poetessa e scrittrice, nonché organizzatrice dell’evento, che si racconta alla stampa:- “Sono molto emozionata e felice. Il premio è nato da una mia idea, un sogno che è diventato realtà. Spinta dalla mia grande passione per la scrittura e la poesia, da anni, avevo intenzione di fare un qualcosa di costruttivo e di serio per risollevare insieme con altri che tentano di farlo, le sorti della cultura, della nostra splendida città, di Vibo Valentia, e nel ricordo di un eccelso artista della nostra Calabria, cui abbiamo, giustamente, ridato luce.
Questo 1° Festival Letterario Vibonese -intitolato “LA MIA TERRA” – è stato un momento di arte collettiva e armoniosa, che più che dare risposte, si è proiettato ad aprire percorsi e vie nuove di crescita culturale e sociale poiché si è svolto in una giornata aperta a tutti: vincitori di concorso, partecipanti “non vincitori” ma che hanno aderito con i loro contributi alla gara letteraria, musicisti, cantanti, artisti, amanti e simpatizzanti della poesia. Abbiamo, naturalmente confidato, e ci tengo a dirlo, nella fiduciosa e sentita collaborazione della Parrocchia di San Michele e san Giuseppe, e in particolar modo nella speciale persona di Don Giuseppe La Torre, parroco dell’omonima parrocchia. È stato un concorso gratuito, che non ha avuto alcun finanziamento o sponsor, ma si è basato sulle esclusive forze umane e volontarie dei membri del Comitato Letterario Magna Graecia “artisti calabresi.” Un concorso che non è stato fine a se stesso, ma si è configurato come un cammino letterario motivato da sete culturale e desiderio di far emergere la bellezza della nostra terra e della Terra di tutti. Un avvenimento culturale che ha accolto scrittori e poeti della regione Calabria e dell’intera nazione italiana ad avventurarsi nel mondo affascinante della cultura, e avvicinarsi alla scrittura per conoscerla, amarla e apprezzarla come mezzo di apprendimento, divulgazione e denuncia, che unisce le persone e abbatte barriere ideologiche e sociali.
Un concorso dedicato alla Poesia e alla Narrativa che ha avuto la prerogativa di saper comunicare naturalmente valori universali, principi di tolleranza, rispetto, senso civico con umanità e gentilezza come pericolosamente sembra non stiano facendo i protagonisti acclamanti e riferiti di questa fase storica aberrante, un evento che può e deve dare nuovo spazio alla poesia, una delle forme più alte di umanesimo.
Solo riappropriandoci della nostra terra e delle nostre radici potremo riscattare la nostra libertà di essere e di vivere. Solo riappropriandoci oggi, della nostra vera identità sociale e storica, utilizzando la cultura come strumento civile per arginare una deriva preoccupante che vive il nostro territorio e non solo. Per arginare la deriva morale e sociale che sta vivendo il nostro mondo, dobbiamo comprendere e scegliere modi di essere e di pensare, dotati di forza critica, utili a resistere a tutti gli “ismi” che popolano il nostro presente.
Alla cerimonia di premiazione, presentata dalla ormai esperta conduttrice Concy Ceraso, sono stati presenti i vincitori, selezionati dalla giuria tecnica, presieduta dalla docente, scrittrice e poetessa Teresa Averta e formata da don Giuseppe La Torre, scrittore e teologo, Giorgia Andolfi consigliera comunale e poetessa, Rosella Barbalaco maestra e pittrice e Domenico Grillo professore ed esperto di storia calabrese.
Durante la fase della cerimonia letteraria sono stati conferiti i premi e i diplomi di merito ai vincitori, che hanno declamato, magistralmente, le loro opere al pubblico. Sono stati consegnati gli attestati e le medaglie a tutti partecipanti presenti e i riconoscimenti ai collaboratori attivi dell’organizzazione del Premio Poesia.
Inoltre, sono stati assegnati anche due “SPECIAL PRIZE”, premi speciali: uno per la Letteratura in ricordo di Don Salvatore Sangentiti, sacerdote scrittore, autore e poeta, che per molti anni ha onorato la vita culturale calabrese e un premio speciale a un Artista calabrese, Renato Zavaglia, che in questi ultimi anni, si è distinto per la diffusione della cultura, attraverso l’arte della fotografia.
Infatti, in occasione della manifestazione letteraria, nella chiesa di san Michele è stata allestita la mostra di Arte fotografica del noto artista catanzarese Renato Zavaglia.
La cerimonia del Premio Poesia è stata allietata da un piacevole e interessante intrattenimento musicale, curato dal grande maestro Franco Arena con la presenza straordinaria della cantante, soprano, Rita Valenti.
Al termine della cerimonia, tutti gli intervenuti e le loro famiglie hanno potuto visitare l’antica chiesa di San Michele con il suo tesoro artistico e culturale e la suggestiva “cripta ossario” nei sotterranei della chiesa, dove è stato possibile ammirare importanti opere di arte sacra antica come tabernacoli, statue, sculture, lanterne e altri oggetti rinvenuti al suo interno.
Gli autori e tutti gli ospiti presenti hanno potuto godere così, di un momento emozionante, che ha regalato loro, in una giornata all’insegna della Poesia e dell’Arte, un ricordo e un segno della bellezza e della bontà della nostra terra.
“Si conclude così -continua la presidente del premio Teresa Averta- un’esperienza che ci ha arricchito, e nella quale abbiamo forse azzardato un passo di cui non conoscevamo o non potevamo prevedere i contorni, ma sicuramente ha lasciato il segno di una “cultura fresca e nuova” nella provincia di Vibo Valentia, un punto fermo di alto prestigio nel panorama culturale della nostra terra, una motivazione soprattutto per le nuove generazioni, a cercare e trovare le forze morali, etiche, intellettuali e spirituali per uscirne con piena consapevolezza e rinnovata speranza.
Abbiamo camminato sui sentieri felici della Poesia: un viaggio alla scoperta di una meravigliosa letteratura calabrese e italiana, insieme a cultori appassionati che rappresentano un contributo importante alla costruzione di una società fondata sui principi del rispetto delle diverse identità culturali, mantenendo e sviluppando le tradizioni presenti sul territorio.”.
Teresa Averta