Venuti dal mare, in scena lo spettacolo che racconta l’arrivo dei Bronzi al MArRC

Un viaggio tra musica e parole in programma per la stagione teatrale “La casa dei racconti”

Venuti Dal Mare SpazioTeatro (1)

Un racconto che vuole offrire uno spaccato di un momento storico decisivo per una città, una comunità, e per l’intera regione. Un viaggio tra musica e parole attraverso la primavera e l’estate del 1981 in cui si intrecciano due storie parallele, tra le vicende personali di un quindicenne e la prima esposizione dei Bronzi di Riace al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Torna in scena per la stagione teatrale La casa dei racconti “Venuti dal mare”, una produzione SpazioTeatro, di e con Gaetano Tramontana e la partecipazione di Alessio Laganà, e con la collaborazione artistica di Anna Calarco, in programma venerdì 23 e sabato 24 febbraio alle 20:30 nella Sala SpazioTeatro di Reggio Calabria, e in replica anche domenica 25 alle 18:00.

In Venuti dal mare, tra ironia e malinconia, ricordi e cronaca, Gaetano Tramontana intreccia racconto privato e pubblico, in una narrazione che attraverso oggetti, musiche e immagini parla allo stesso tempo di una generazione e di una comunità immersa nei primi anni ‘80. L’espediente narrativo è quello di una sorta di programma radiofonico dove musica e memoria si incontrano, tra le narrazioni di Tramontana e un djset allestito sul palcoscenico per riprodurre le colonne sonore che hanno accompagnato quel periodo.

«Questo spettacolo è il racconto dell’arrivo dei Bronzi di Riace al Museo di Reggio, dopo il restauro e una lunga serie di vicissitudini, ma anche il racconto di una generazione di adolescenti, di come vivevano la città prima che nascessero i social network – spiega Gaetano Tramontana –. Per chi c’era a quel tempo sarà un emozionante tuffo nella memoria, ma il mio obiettivo è parlare agli adolescenti di oggi, provando a raccontare senza retorica la vita dei loro coetanei all’alba degli anni ‘80, in un mondo che stava per cambiare ad una velocità incredibile, scartando a priori il senso di superiorità che spesso impregna la narrazione della propria giovinezza quando ci si rivolge ai giovani».

Lo spettacolo è co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso Produzione Teatrale 2022-2024 della Regione Calabria Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.

Lo spettacolo

Estate 1981, Reggio Calabria si appresta a vivere l’estate “storica”: i Bronzi tornano a casa per restarci per sempre, il Museo è rivoluzionato, la piazza antistante si riempie di luci, la città è pronta a rialzare la testa guidata dai suoi millenari guerrieri. Un ragazzo di 15 anni torna da un fantastico viaggio all’estero, il primo con un gruppo di amici, e ognuno di loro non vede l’ora di tuffarsi nell’estate reggina illuminata dai Bronzi che richiamano turisti come mai accaduto prima. La vita appare meravigliosa e le facce barbute dei due uomini di bronzo riempiono i cuori di fiducia per il futuro. È pieno di luce quell’agosto del 1981…o forse no. Come tutte le storie, anche questa è ricca di luci e di ombre che si inseguono e giocano con la vita: il lutto che ha colpito la famiglia del giovane durante la sua assenza che un po’ gli cambierà la vita, si rispecchia nella storia del ritrovamento delle due statue, una storia ancora oggi ingarbugliata.