Veneto in soccorso della ‘povera’ Calabria, Tescione: “Notizia che mette i brividi”
"La comunità medica reggina si è stancata delle fantasiose iniziative dello Stato". Il commento di un medico reggino all'intervento della Regione Veneto per la sanità in Calabria
07 Novembre 2019 - 18:11 | Redazione
La Regione Veneto è stata scelta dal Ministero della Salute, che ha proposto uno specifico Accordo di Programma, per collaborare alla riorganizzazione dell’attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura del sistema sanitario della Regione Calabria, in piano di rientro.
Il soggetto attuatore del piano sarà l’Azienda Ospedaliera di Padova, che riceverà un rimborso spese documentate fino a un massimo di 200 mila euro. Il lavoro avrà una durata di 18 mesi, prorogabili di altri sei.
A tal proposito il medico reggino, dott. Marco Tescione commenta:
“Certo la notizia fa rabbrividire. Dopo più di 10 anni di commissariamento della sanità regionale, strappata dalle mani degli incompetenti e disonesti calabresi, dopo il susseguirsi di decine di esperti in sanità ed in organizzazione in genere, pescati in tutta l’efficiente Italia in un elenco misterioso di salvatori della patria fuggiti ammettendo l’inutilità del loro operato, dopo convenzioni e paventate collaborazioni tra le strutture sanitarie dell’amara Calabria e blasonati gruppi pubblico privato del nord, conclusisi o forse no, in sonori buchi nell’acqua, ecco un’altra fantasiosa iniziativa dello Stato paterno, che tiene tanto ai cittadini calabresi”.
Il medico di Anestesia e Terapia Antalgica presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria prosegue:
“Sempre in punta di piedi, in attesa di saperne di più, si scopre con tanta sorpresa che il problema è l’organizzazione e che la soluzione è chiamare in aiuto gli efficienti veneti che, in barba alle differenze geografiche, demografiche, di configurazione della rete ospedaliera, delle emergenze e del territorio, e di distribuzione del personale e sopratutto economiche, farà scendere sul popolo calabrese il velo pietoso del modello Veneto, Regione benchmark in fatto di sanità e sopratutto affetta da mire separatiste ed autonomiste dal resto dell’Italia dei fannulloni”.
Tescione conclude:
“In attesa di ulteriori ragguagli mi farò garante all’interno dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria, dell’apertura di un dibattito serio in merito, che possa fare uscire la vera natura del problema e le relative immediate soluzioni finalmente a voce alta.
Ci vuole coraggio nel risolvere le più problematiche situazioni, non ci vogliono certo pozioni magiche e la discesa di una santa mano salvatrice. La comunità medica Reggina, fatta di professionisti più o meno seri e competenti, come quelle di qualsiasi parte del mondo, fatta di pendolari, di emigrati e fortunati rimasti nella propria terra, si è stancata di vedersi calati dall’alto fumosi decreti e fantasiose soluzioni magicamente risolutive, che condizionano e limitano il nostro operato anche nei risultati quotidiani. L’attenzione è ALTA e lo rimarrà”.