Vaccini a Reggio, ASP in prima linea. Giuffrida: ‘Per noi il lavoro non finirà mai…’
Il dott. Sandro Giuffrida ci aggiorna sul numero dei vaccini somministrati dall'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria
10 Gennaio 2021 - 10:15 | di Vincenzo Comi
Oltre 1.500 vaccinazioni somministrate dall’ASP di Reggio Calabria che, sommate alle 1.504 dosi del Grande Ospedale Metropolitano, fanno tirare un sospiro di sollievo in questo inizio 2021 e lasciano intravedere una, seppur minima, luce di speranza in fondo al tunnel.
SFIDA VACCINI, L’ASP IN PRIMA LINEA
L’ASP ha già fatto oltre 1500 vaccinazioni sul territorio.
Il dott. Sandro Giuffrida, direttore dell’ U.O.C. Igiene e Sanità pubblica, fa un primo bilancio.
“Stiamo procedendo bene e quindi contiamo di incrementare ulteriormente le vaccinazioni nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Naturalmente al momento vengono sottoposti a vaccino tutte le categorie sociosanitarie, come medici, infermieri, pediatri, qualche farmacista e anche gli informatori scientifici. Contrariamente a quanto sta facendo l’ASP, il GOM sta vaccinando i suoi dipendenti mentre noi ci occupiamo di operatori sanitari sparsi sul territorio reggino, potremmo dire che per noi come Azienda, il lavoro non finirà mai. Noi stiamo continuando in linea con le aspettative. Le dosi sono sufficienti a farci espletare al meglio la campagna vaccinale”.
PRIORITA’ NELLA VACCINAZIONE E CENTRI VACCINALI
“Le priorità per la vaccinazione sono quelle stabilite dalle normative, non le abbiamo stabilite noi – prosegue Sandro Giuffrida – I vaccini vengono effettuati in via Willermin principalmente e poi anche nei quattro centri vaccinali ovvero Polistena, Gioia Tauro, Locri e Melito Porto Salvo oltre a Reggio Calabria. Cattiva gestione sui tamponi domiciliari? La gestione delle USCA non è di mia competenza. Sono i colleghi che fanno le visite domiciliari, il problema è che non sempre vengono rispettati gli appuntamenti fissati, ma solo probabilmente per un eccessivo numero di controlli o visite. Il ritardo di uno/due giorni del tampone domiciliari è ‘normale’. I cittadini stiano tranquilli”.