Vaccini, Rotary RC e Ammi insieme contro la diffidenza e la disinformazione


‘Vaccini e disinformazione mediatica’. Questo il titolo del convegno organizzato a palazzo ‘Campanella’ dal Rotary Reggio Calabria e dall’Associazione mogli medici italiani, col patrocinio del Consiglio regionale della Calabria e dell’ordine dei medici. Gli interventi che si sono susseguiti hanno acceso i riflettori sulla diffidenza diffusa nella popolazione in tema di vaccini e sulle conseguenze dirette, derivanti dalla scarsa copertura vaccinale che poi genera la ricomparsa di gravi malattie da tempo debellate, con rischi anche mortali.

Mariella Libri Costantino (presidente Ammi) ha evidenziato il richiamo dell’Organizzazione mondiale della sanità all’Italia “scivolata agli ultimi posti, fra i paesi industrializzati, per tasso di bambini vaccinati”. Costantino ha inoltre rilevato che “tale trend negativo si scontra con il preminente interesse del minore di avere garantita la copertura vaccinale”, per soffermarsi poi sulla necessità “di un lavoro sinergico fra le istituzioni coinvolte per invertire la tendenza”.

Mentre per Antonino Scopelliti, presidente del Rotary Club Reggio Calabria, quella attualmente in corso “è una vera e propria battaglia sul campo contro la disinformazione e a favore di un approccio consapevole verso questa tematica così importante. Tale battaglia – ha aggiunto – vede da sempre il Rotary in prima linea, sia in Italia che all’estero, con risultati fondamentali per la crescita degli standard di vita della popolazione coinvolta. Un’azione ad ampio spettro e di lungo respiro che si avvale proprio di efficaci e sistematiche campagne comunicative”.

Qual è l’origine di tale preoccupante fenomeno? Intanto il federalismo sanitario ha attenuato l’obbligatorietà dei vaccini di base ma, ancora peggio, è stato rilevato come la fonte di informazione sul tema dei vaccini per il 41% dei genitori sia rappresentato dai social network a fronte di un 48% che invece si rivolge al pediatra. L’amplificazione mediatica contro i vaccini ha fatto scendere il nostro Paese al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, col serio rischio della ricomparsa di malattie infettive da tempo debellate.

Il garante per l’infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha evidenziato la presenza all’interno della comunità medico scientifica di punti di vista differenti ma resta indubbia la necessità della copertura generale da effettuare tramite vaccinazioni. “Chi se ne occupa – ha detto – deve farsi carico di farne comprendere l’importanza”. A tal proposito il presidente dell’ordine dei medici, Pasquale Veneziano, ha posto in rilievo il ruolo fondamentale dei pediatri: “sono loro che devono convincere i genitori a superare la diffidenza istintiva a praticare un’iniezione su bambini così piccoli”.

Giampaolo De Luca, past president del Rotary Club Amantea  ha sottolineato l’impegno dei service a combattere la vaccino-titubanza, quella resistenza immotivata che ha comportato un calo preoccupante per le vaccinazioni facoltative e obbligatorie. “La copertura del morbillo è notevolmente peggiorata – ha denunciato il pediatra – . Siamo sotto il 90%, la soglia minima per considerare il vaccino efficace”. La Calabria ha una copertura dell’87%.

Come rispondere alla disinformazione? Secondo Sandro Giuffrida, direttore Uoc ‘Igiene e Sanità Pubblica’ Asp Reggio Calabria, non si può liquidare questo fenomeno pensando solo alla leggerezza delle persone. “C’è sfiducia nelle fonti scientifiche autorevoli, mentre studi indipendenti hanno dimostrato l’inconsistenza delle principali notizie circolanti sui social”. Come la famigerata teoria del complotto secondo la quale la vaccinazione di massa comporterebbe solo un grosso business: “La spesa complessiva per i vaccini è enormemente più bassa di quanto viene speso per un singolo prodotto farmaceutico”.

Senza vaccinazioni avremmo 35mila casi di difterite in Italia. Ci sono siti realmente attendibili come ad esempio www.vaccinarsi.org curato dalla società italiana di igiene che danno tutte le informazioni necessarie e sufficienti a togliersi ogni ragionevole dubbio e comprendere l’importanza sociale della vaccinazione.