UniRC: al via il IV forum ‘Progetto UrbanLab BiodiverCity’

Il progetto dell’Università Mediterranea per migliorare il verde urbano in città

UniRC BiodiverCity ()

Il 20 febbraio 2025, presso l’Aula Magna Quaroni del plesso di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è svolto il quarto Forum del Progetto UrbanLab BiodiverCity, dedicato al tema “Infrastrutture verdi per la cultura del paesaggio urbano. Verso un atlante dei servizi ecosistemici della Città Metropolitana di Reggio Calabria”. L’iniziativa rientra nelle attività della Terza Missione Universitaria, promossa dai laboratori LaStre del dAeD e MecAgri, in collaborazione con il Settore Pianificazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Dopo i primi tre Forum tenutisi nel 2024 a Roghudi (Area Grecanica), Siderno (Locride) e Gioia Tauro (Piana), questo quarto incontro ha rappresentato un momento significativo di confronto sulle strategie per migliorare la gestione del verde urbano e sulla creazione di un atlante dei servizi ecosistemici per la città.

I temi del Forum: infrastrutture verdi e resilienza urbana

L’incontro ha permesso di presentare i primi esiti della ricerca, tra cui:

  • Attività di formazione svolte attraverso i Forum
  • Creazione di una repository di buone pratiche nazionali e internazionali
  • Redazione di linee guida per la gestione delle infrastrutture verdi
  • Censimento delle specie vegetali adatte all’uso urbano
  • Proposte progettuali per aree urbane strategiche, tra cui i grandi parcheggi delle cittadelle della formazione, della salute e dei nodi della mobilità urbana

Il progetto BiodiverCity, come illustrato dalla Prof.ssa Concetta Fallanca, ha lo scopo di promuovere reti ecologiche urbane per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ridurre le isole di calore e mitigare il rischio idrogeologico.

Il valore del verde urbano e il legame con la cultura e la storia

L’incontro ha sottolineato la necessità di ripensare la gestione del verde urbano, abbandonando la dipendenza dal prato all’inglese e investendo su specie autoctone a bassa manutenzione e ridotto fabbisogno idrico. Inoltre, è stato evidenziato il legame tra cultura, storia e natura, sottolineando come il verde urbano possa diventare uno strumento di valorizzazione dei centri storici e delle aree soggette a spopolamento.

Il Prof. Antonio Taccone ha posto l’accento sulla Legge Regionale Calabria n. 7/2024, che assegna ai comuni la responsabilità di censire, regolamentare e pianificare il verde urbano per incrementare le reti ecologiche. Il Prof. Bruno Bernardi ha invece approfondito i criteri ambientali minimi richiesti per la gestione del verde pubblico e le nuove tecnologie per il monitoraggio delle alberature.

Il Prof. Rocco Zappia ha evidenziato come BiodiverCity sia un progetto che punta a “fare cultura” sul verde urbano e sulla sua importanza per la qualità della vita nelle città. Il Dott. Pianificatore Giandomenico Gangemi, Responsabile Unico del Procedimento, ha illustrato i PUI “Aspromonte in città”, che prevedono 28 interventi finanziati con oltre 118 milioni di euro dal PNRR, finalizzati a rendere Reggio Calabria più verde, sostenibile e inclusiva.

Un dibattito partecipato con studenti e istituzioni

Il quarto Forum UrbanLab BiodiverCity ha visto una grande partecipazione, con numerosi interventi da parte di studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni. Hanno preso parte al dibattito anche gli studenti delle quarte e quinte classi del Polo Tecnico Professionale “Righi-Boccioni/Fermi” e del Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, che hanno offerto il loro punto di vista sulle infrastrutture verdi, le nuove tecnologie e il ruolo delle comunità.

Tra gli interventi istituzionali, si segnalano quelli della Prof.ssa Marisa Cagliostro, rappresentante della Consulta Comunale Politiche Sociali, del Prof. Domenico Passarelli, presidente dell’INU Calabria, della Presidente della condotta Slow Food di Reggio Calabria, Mariella Crucitti, del Consigliere comunale Giuseppe Giordano e del Rappresentante del Comitato di quartiere Viale Calabria-Via Palmi, Gianni Posillipo.

La Dott.ssa Chiara Corazziere ha infine approfondito il tema della gestione del verde privato, sottolineando il contributo che i giardini privati possono offrire all’estetica e alla vivibilità della città.

Il Direttore Generale dell’Università Mediterranea, Ing. Pietro Foti, ha chiuso i lavori sottolineando come il progetto BiodiverCity possa diventare un modello di accompagnamento per amministrazioni e tecnici comunali, contribuendo alla transizione ecologica delle città metropolitane.

Il Progetto UrbanLab BiodiverCity è coordinato dalla Prof.ssa Concetta Fallanca, con la collaborazione dei Proff. Antonio Taccone e Bruno Bernardi, e il supporto di un gruppo di ricerca interdisciplinare composto dai Proff. Giuseppe Bombino, Fabio Lombardi, Pasquale A. Marziliano e Rocco Zappia, oltre ai dottori di ricerca Bruno Gianmarco Carrà, Chiara Corazziere, Elvira Stagno, e alle dottorande Valentina Monteleone e Maria Teresa Rizzo.

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