Ultramobile – Cosa resterà di quest’Audi 80?
La rubrica di motori curata da Enzo Bollani fa un analisi sulle vecchie automobile e sulle possibili ecotasse.
29 Dicembre 2018 - 18:56 | Enzo Bollani
È quello che si domandano i possessori di questa categoria di automobili, già costretti a usarle con il contagocce, soprattutto in aree metropolitane diverse da Reggio Calabria, per ora nel limbo e, si spera, per sempre al riparo da legiferazioni di varia natura, con nomi banali e soprattutto antipatici: Ecotassa.
Negli ultimi mesi, vi ho parlato spesso dell’importanza del nostro patrimonio storico automobilistico, tema di cui se ne frega il governo attuale, che sta superando la fantasia del neo conduttore di grande successo che ci fa vedere Firenze, su La9, superando gli ascolti di Dodò in replica con l’Albero Azzurro, su Rai 6, alle 100 di notte.
Il Baffo da Crema fa più ascolti, ma nessuno sta ascoltando i collezionisti, ultimi baluardi a difesa di un patrimonio che non è di Serie B, e che meriterebbe più deroghe e attenzioni, oltre soprattutto a leggi sensate e non demagogiche o scritte per sentito dire.
Anche se, in questo 2018, abbiamo sentito persino dire che un ponte crollato dovesse diventare un luogo in cui mangiare, giocare e svagarsi, soprattutto quando passa un TIR con un carico infiammabile sopra la testa.
Come ha giustamente detto Gino Paoli. In quest’ultimo scampolo di 2018, che più che scampolo è un filo di lana morente e infeltrito, rimane quel gusto un po’ amaro di cose perdute, e di tanta bellezza minacciata da leggine stupide e ottuse, mentre in Germania circolano ancora le Mercedes W124 di Trent’anni fa, con i fondi divorati dal sale, a cui nessuno metterà dei blocchi, perché equivale a bloccare la libertà dei cittadini.
Altro che Panda 1000. Certo, se prendi 2 500, diventan 1000.