U ‘Mbitu: la tradizione e la fede della comunità di Taurianova
Una solenne celebrazione eucaristica che segna l’inizio di un anno particolarmente significativo, in cui si ricordano i 130 anni dai miracoli della Madonna
28 Agosto 2024 - 15:36 | Comunicato
Domani, 29 agosto, a Taurianova prenderanno ufficialmente il via i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Montagna, con una solenne celebrazione eucaristica che segna l’inizio di un anno particolarmente significativo, in cui si ricordano i 130 anni dai miracoli della Madonna.
Tra i momenti più attesi, U ‘Mbitu, un rito che ogni anno coinvolge con passione la comunità taurianovese. Questo antico rituale, che rappresenta un pilastro della tradizione locale, si distingue per una serie di gesti simbolici che uniscono fede, cultura e identità collettiva.
L’accensione del grande fuoco avviene ad opera del parroco e del sindaco di Taurianova. Le fiamme, che nei tempi antichi comunicavano alle contrade vicine l’inizio della festa, sono oggi alimentate dalla partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni, rappresentando un potente simbolo di purificazione e rinnovamento spirituale. Come sottolinea il parroco don Mino Ciano: “Il fuoco che accenderemo domani, oltre ad essere un segno della tradizione, ricorda a ciascuno di noi che l’incontro con Maria e con il suo Figlio, se è vero, deve bruciare d’Amore, e l’Amore deve essere una fiamma viva che tocca la nostra vita nella gioia e nel dolore, una fiamma d’amore che va alimentata per poter ricevere forza e luce.”
Il rito di U ‘Mbitu, in cui vengono bruciati i rami di lupini, non è quindi solo una tradizione, ma un’occasione per la comunità di riflettere sulle priorità della vita, bruciando metaforicamente ciò che è superfluo e proteggendo ciò che ha valore. Il coinvolgimento delle nuove generazioni, che affiancano con entusiasmo gli anziani, testimonia la vitalità di una tradizione che continua a rinnovarsi nel tempo, mantenendo viva la fede e il senso di appartenenza di una comunità che quest’anno vivrà anche il dono di un anno di grazia concesso della Santa Sede. Per mezzo del vescovo, mons. Alberti, è stato infatti annunciato che, a partire dal 9 settembre, la chiesa parrocchiale sarà designata Chiesa Giubilare per un anno intero, offrendo ai fedeli la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria secondo le disposizioni della Chiesa.