Aeroporto dello Stretto, Tucci (M5S) al Governo: ‘Azioni concrete per il futuro dello scalo’
Una subconcessione per la gestione alle realtà locali, un tavolo interistituzionale al Governo e molto altro ancora. Le proposte dei pentastellati per il Tito Minniti
10 Giugno 2023 - 08:43 | di Eva Curatola
Con un’interrogazione a risposta scritta, il deputato calabrese pentastellato Riccardo Tucci, insieme alla collega Angela Raffa, chiede delucidazioni al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR ed al Ministro per gli affari regionali e le autonomie sul futuro dello scalo di Reggio Calabria.
In attesa di avere maggiori informazioni dal Governo nazionale, nella città dello Stretto, per la giornata di lunedì 12 giugno è stata convocata una conferenza stampa, alla presenza di Tucci, del sindaco Brunetti e del Presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana, dedicata al “Tito Minniti“.
Interrogazione del 5S al Governo per l’Aeroporto di Reggio Calabria
“L’aeroporto dello Stretto «Tito Minniti» di Reggio Calabria è stato recentemente oggetto di notevoli finanziamenti (circa 60 milioni di euro) per l’adeguamento, la riqualifica e l’ampliamento dell’aerostazione, mentre nulla è attualmente previsto con riferimento all’intermodalità, ecosostenibilità ambientale-sociale-economica, vulnerabilità sismica” hanno ricordato i 5 Stelle nel documento presentato al Governo.
Altro nodo da sciogliere, l’operato di Sacal:
“L’attività dell’attuale società di gestione Sacal (Sistema aeroportuale calabrese) ha avuto come conseguenza, dopo sei anni di attività e l’elaborazione di un ritardato piano industriale, una notevole diminuzione del traffico passeggeri (dai 700.00 pax/anno del precedente gestore Sogas agli attuali 120.000 pax/anno) con conseguente disagio per l’utenza e la chiusura di quasi tutti gli esercizi commerciali insistenti all’interno di uno scalo declassato ad «Aeroporto cittadino»;
l’aeroporto «Tito Minniti» serve un bacino di utenza di oltre un milione di persone che abitano l’area integrata dello Stretto e, per tale motivo, potrebbe avere una dimensione interregionale; la Zes (zona economica speciale – nodo di trasporto aeroportuale) della città metropolitana di Reggio Calabria, istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del
Ministro per il sud e la coesione territoriale, ha un perimetro che cade anche all’interno del recinto aeroportuale, sulle piste di decollo/atterraggio (lettere a) e m), comma 1 articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 12 del 2018 –:
se non si ritenga, alla luce di quanto in premessa circa l’ingente disponibilità finanziaria prevista dal contratto istituzionale di sviluppo (Cis), di istituire un tavolo ministeriale partecipato da tutti gli enti interessati, al fine di assicurare un reale beneficio per l’aeroporto di Reggio Calabria con particolare riguardo all’intermodalità”.
L’aeroporto del Mediterraneo
Tucci e Raffa, domandano poi se sia mai stata presa in considerazione la “possibilità di istituire un tavolo interistituzionale volto alla verifica della fattibilità in ordine alla costruzione, sempre nella città di Reggio Calabria, di un nuovo, ecosostenibile ed intermodale aeroporto del Mediterraneo a natura interregionale corredato da un sistema di bigliettazione integrata per le aree metropolitane di Reggio Calabria e Messina”.
E se la palla passasse ad una governance locale?
I 5 Stelle nel documento presentato al Governo e rivolto ai dicasteri competenti in materia, sottolineano anche, che “al fine di accrescere le potenzialità dello scalo, si dovrebbe valutare di agevolare una nuova «governance» attraverso una subconcessione quinquennale da parte di Sacal alle istituzioni locali reggine e messinesi, anche al fine di modificare il prima possibile la gestione di questi ultimi anni, ad avviso dell’interrogante fallimentare”.
La Zes
Infine, gli onorevoli, chiedono “per quale ragione, la zona Zes della città metropolitana di Reggio Calabria (nodo di trasporto aeroportuale) non abbia individuato anche la più logica zona industriale di San Gregorio-Pellaro San Leo al fine di sviluppare aree innovative per la produzione di velivoli ultraleggeri e droni di nuova generazione, oltre che incubatori d’impresa per attività turistiche, aeronautiche, tecnologiche e diportistiche, in luogo dell’attuale perimetrazione”.
Ultima, ma non meno importante, anzi forse proprio la questione centrale del problema “Tito Minniti”, la mancata applicazione della “normativa sulle tariffe sociali“. I 5S chiedono al Governo quali saranno le tempistiche di attivazione che renderebbero, finalmente, attrattivo volare da e per Reggio Calabria.