Reggio, l’infinito iter del PalaGiustizia: cantiere fermo e opera già vecchia – FOTO
Nonostante la convenzione di un mese fa e l'interessamento del Governo, l'opera (non ancora nata) risulta già vecchia
21 Febbraio 2022 - 11:37 | di Vincenzo Comi
E’ passato esattamente un mese dalla firma della sottoscrizione tra il Comune di Reggio Calabria ed il Ministero della Giustizia che prevede l’interessamento di quest’ultimo circa lo sblocco dei lavori ed il nuovo inizio del cantiere. L’accordo con il Governo centrale permetterebbe il superamento delle difficoltà finora riscontrate nonchè il completamento tanto atteso del nuovo tribunale.
Sblocco Tribunale: la convenzione non basta. Necessari altri step
Un protocollo d’intesa che, si era detto, avrebbe consentito di rivedere attivo il cantiere.
Peccato che fino ad oggi nulla è cambiato rispetto a prima. E nonostante l’interesse dimostrato nero su bianco da parte del Ministro Cartabia in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, attorno al PalaGiustizia non si è mossa una foglia, tranne che a causa del forte vento degli ultimi giorni.
Secondo quanto raccolto, la convenzione da sola non basta. Per rivedere il cantiere aperto servono ulteriori step burocratici.
Palazzo di Giustizia, cantiere ancora fermo per ‘problemi tecnici’
Serve un frazionamento per dividere le aree che dovranno essere cedute al Ministero della Giustizia. Servirà poi un altro passaggio con l’Agenzia del Demanio nonchè l’esame del Consiglio comunale necessario a ratificare l’intesa sottoscritta tra il sindaco f.f. Brunetti ed il Ministro Cartabia relativa alla cessione dell’area di cantiere.
Tre passaggi necessari e fondamentali affinchè i tecnici del Ministero possano accedere all’immobile e svolgere tutte le attività necessarie per la redazione del progetto esecutivo per il completamento dell’opera.
Il Comune intanto è al lavoro per frazionare l’intera area dove ricadono anche gli uffici comunali. Seguirà poi un altro accordo del Comune con l’Agenzia del demanio per il trasferimento dell’area ed infine la questione verrà discussa in Consiglio comunale per l’ok sul passaggio finale al Ministero.
PalaGiustizia, sblocco lavori? Ci vorranno ancora mesi
Insomma, al contrario di quanto affermato dai protagonisti il 21 gennaio, e di quanto sperato dai cittadini, l’iter burocratico che interessa lo sblocco del cantiere del PalaGiustizia risulta essere molto lungo.
Ricordiamo che l’opera è iniziata nel 2004. E a quasi vent’anni di distanza non è ancora nata. Ai passaggi ancora da compiere si aggiunge inoltre la volontà, non ancora resa ufficiale, da parte del Ministero della Giustizia di voler dare avvio ad una nuova gara milionaria per il completamento dell’opera.
Il rischio è dunque quello di vedere un domani nascere un’opera già vecchia.
Sarebbe davvero l’ennesimo fallimento dell’intera classe politica.