Trasporto aereo calabrese, l’amarezza di Ugl per l’esclusione dalla trattativa
"L’UGL TA Calabria, ha attivato il percorso di verifica necessario, chiamando in causa le segreterie nazionali di categoria"
08 Agosto 2024 - 18:10 | di Redazione

Di seguito la nota stampa a firma della segreteria regionale UGL TA Calabria.
“La trattativa di secondo livello tra SACAL ed OO.SS. esclude l’UGL TA Calabria, e si chiude in tempi record. Persiste la lesione di alcuni diritti sanciti dalle Leggi, nonché il lavoro gratuito”
“E’ una lotta impari quando si tratta di un’inversione dei ruoli, quando chi dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori, si trova invece ad essere esattamente dall’altra parte. Allora sei folle, sei instabile, addirittura inaffidabile, sol perché non vuoi perdere la fiducia di chi ancora crede nell’esistenza dei diritti
Strano ma vero quello che sta accadendo nel trasporto aereo calabrese. Dove oggi tutto è concesso, anche se al di fuori delle regole sancite dalle leggi, nonché dal CCNL. Strano ma vero se i primi a non osservare le regole sottoscritte, con grande impegno da parte dei soggetti preposti, sono proprio coloro i quali invece dovrebbero tutelarle.
Tutto questo sta accadendo in modo particolare in Calabria, luogo in cui la Società di Gestione dei tre aeroporti calabresi, non sta incontrando grandi ostacoli nel susseguirsi di accordi svantaggiosi per i lavoratori aeroportuali.
In ultimo, il raggiungimento di accordi per il rinnovo del contratto di secondo livello in ambito S.A.CAL S.p.A. e S.A.CAL .GH, dove, senza precedenti, le OO.SS. firmatarie del CCNL del Trasporto Aereo, con piena legittimazione delle Associazioni Datoriali, hanno acconsentito la chiusura di un importantissimo accordo, senza garantire l’estensione dei diritti, attesa dai lavoratori, ai quali, a quanto pare, continueranno ad essere imposte prestazioni di lavoro gratuite”.
Prosegue la nota.
“La fase di rinnovo, che avrebbe dovuto seguire a quella sperimentale attivata con il contratto di secondo livello sottoscritto nel 2023 dalle quattro sigle firmatarie, doveva servire ad aggiustare il tiro di fronte ad alcune regole discriminatorie ed illegittime, precedentemente sottoscritte con un pizzico di distrazione.
L’UGL TA Calabria ne è consapevole. Eppure, si è persa l’occasione buona per potersi meritare la fiducia dei lavoratori, i quali, dichiarano invece di essere nauseati dall’assenza di tutela avvertita, ed in alcuni casi non sentitisi ben accetti nelle assemblee indette di alcune OO.SS. nei giorni scorsi.
Quest’ultime, mostratesi, secondo le testimonianze, contrariate alla loro presenza, sol perché, forse, avrebbero voluto esprimere un parere contrario. Tutto questo sta accadendo in S.A.CAL., sotto gli occhi distratti di chi dovrebbe elargire garanzie e tutele nei confronti dei lavoratori calabresi.
Non si comprende per quale motivo si stia cercando di vanificare gli sforzi profusi dal presidente Occhiuto, il quale probabilmente non è consapevole del malessere diffuso tra i lavoratori della S.A.CAL., spesso a causa di scelte arbitrarie. Lavoratori che in alcuni casi dichiarano di voler cercare un nuovo lavoro, per l’insopportabilità dell’ambiente creatosi, a causa degli evidenti diktat subiti negli ultimi tempi. Ebbene sì”.
“La UGL TA Calabria -si legge nella nota- è stata esclusa inspiegabilmente dalla trattativa di secondo livello, sol perché ha chiesto il rinvio di incontri convocati poco prima di trentasei ore dall’avvio dei lavori, con la banale scusa dichiarata sul verbale sottoscritto dalle altre OO.SS., nel quale si evidenziava che il posticipo degli incontri, avrebbe comportato il ripristino del ticket a 5.68 euro. Notizia non veritiera se solo si fossero ricordate di aver sottoscritto il verbale di incontro in data 12 giugno c.a., in cui il valore del ticket sarebbe stato fissato a 7 euro, sino ad avvenuto rinnovo del contratto di secondo livello.
Allora perché tanta fretta di voler chiudere un accordo, senza aver ascoltato i pareri della totalità dei rappresentati, ma soprattutto senza una sigla firmataria. Senza l’indizione di assemblee ufficiali e preventive, che certamente avrebbero portato valore aggiunto alla contrattazione illegittimamente chiusa, senza dar spazio alle opinioni dell’UGL TA Calabria. Perché il rappresentante della parte datoriale, piuttosto che tutelare le regole sancite e sottoscritte nel vigente CCNL, si è messo a sindacare su fatti interni appartenenti ad una specifica O.S., discriminandola tra le altre?
L’UGL Trasporto Aereo, ha posto questi, ed altri quesiti, in una lettera corposa inoltrata al presidente di Confindustria Calabria in data 6 agosto c.a., confidando nel prestigio di una figura che certamente ha tutto l’interesse di voler garantire le regole sancite e sottoscritte tra le parti.
Lavoratori che dichiarano di essere stati bistrattati dalle OO.SS. maggiormente rappresentative, le quali non hanno riconosciuto agli stessi il diritto di partecipazione all’assemblea indetta in orario di lavoro, come previsto dal CCNL, ed ancor prima dallo statuto dei lavoratori.
Lavoratori che al tempo stesso hanno chiesto di mettere a verbale, l’istanza da loro stessa prodotta, in cui si manifestava la necessità di sottoporre il rinnovo del contratto di secondo livello ad un referendum, per come previsto nelle prassi di rinnovo contrattuale, purché lo stesso, quest’anno, avrebbe dovuto garantire il voto segreto, a differenza di quello palesemente manifestato all’azienda l’anno scorso, secondo il criterio sancito dalle OO.SS. del TA calabrese congiuntamente alle società.
Conclude Ugl Ta Calabria.
Perché disconoscere i diritti dei lavoratori, e la democrazia caratterizzante la Repubblica Italiana? Ma soprattutto, perché nessuno è ancora intervenuto ad effettuare la verifica delle competenze di chi ha consentito tutto questo? Quali gli interessi nascosti, qualora ve ne fossero??
Perché escludere l’UGL dalle trattative, alle quali avrebbe dovuto partecipare di diritto??
Queste, le riflessioni esternate dalla segreteria regionale UL TA Calabria, a fronte delle quali, chiede, a gran voce, in congruenza al contratto ed agli orientamenti giuridici, di riaprire immediatamente la trattativa di rinnovo del contratto di secondo livello, al fine di poter rigettare legittimamente tutte quelle regole sottoscritte in modo sperimentale nell’anno passato, e che secondo i ritorni di esperienza ricevuti avrebbero avuto bisogno di subire modifiche e/o cancellazioni delle stesse.
Eppure, le società interessate, S.A.CAL. S.p.A. e S.A.CAL. GH, si sono preoccupate soltanto di chiedere ai lavoratori, a mezzo di dominio aziendale, se gli stessi fossero interessati a percepire i benefit sanciti dall’accordo di secondo livello, piuttosto che chiedergli se fossero d’accordo a lavorare gratuitamente sino a 90 minuti settimanali, come nel caso di contratti di lavoro part-time a sei ore. Per non parlare poi della lesione dei diritti in tema di L.104/92 etc.
Per quanto sopra, l’UGL non si fermerà di fronte ad un atteggiamento omogeneo, che vede coinvolte alcune OO.SS. e le società in questione, le quali hanno sottoscritto in tempi record un accordo dal quale i lavoratori si sarebbero potuti aspettare un ravvedersi di posizioni discutibilmente assunte nel 2023.
L’UGL TA Calabria, ha attivato il percorso di verifica necessario, chiamando in causa le segreterie nazionali di categoria, ASSOHANDLERS, ASSOAEROPORTI, Confindustria e tutti i soggetti titolati a ripristinare il regolare senso di marcia, utile, nonché indispensabile, per il buon prosieguo dei lavori che dovranno inevitabilmente approfittarsi del momento storico, dovuto agli importanti riflettori accesi nei confronti del sistema aeroportuale calabrese, che ancora una volta rischia di dissipare gli sforzi della politica, e di tutti i lavoratori del comparto.
