Caso scuole, Briante: 'Gestiamo la crisi con responsabilità'. E su Catona: 'Pronti prima della scadenza'

"Non è ancora prevedibile sapere quanto durerà la situazione" ha spiegato l'assessore. I trasferimenti, probabilmente, saranno confermati per l'intero anno

La prima campanella dell’anno è finalmente arrivata a Reggio Calabria, anche se non per tutti.

Un momento tanto atteso dalle famiglie, quanto dai piccoli studenti che tornano alla loro routine. Per l’anno scolastico 2024/25, non sarà esattamente così, vista l’inagibilità di 9 plessi, ma le soluzioni trovate, in breve tempo, dall’amministrazione garantiranno il diritto allo studio mentre si lavora sul fronte della sicurezza dell’edilizia scolastica.

Briante spegne le polemiche: “Nessun caos scuole”

L’assessore delegato all’istruzione, Anna Briante, ospite dell’ultima puntata di Live Break, ci ha tenuto a sottolineare che, nonostante settimane particolarmente impegnative, “non c’è nessun caos“.

“Le crisi vanno gestite, fa parte del lavoro dell’amministrazione e devono essere saper gestite. E, di certo, non lo si fa trasferendo sulla comunità educante, sulle famiglie, sui genitori le ansie che chi opera ha nel dover affrontare una crisi. Noi abbiamo lavorato con serenità ed una grande consapevolezza.

Oggi – ha detto l’assessore in riferimento al 1° giorno di scuola – ho fatto un giro fra i vari istituti, per questioni logistiche non è stato possibile andare in tutti, ho trovato persone meravigliose che erano sereni e contenti delle soluzioni trovate. Certo, in questi giorni si è lavorato senza sosta, inutile prenderci in giro. Lo sforzo è stato immenso, così come la generosità da parte di tutti nel voler collaborare con l’amministrazione.

Dal 26 agosto – ha precisato – siamo stati impegnati nel raggiungimento di questo obiettivo che è andato a buon fine, tranne per la scuola di Catona”.

Le soluzioni tampone, però, arrivate a ridosso dell’inizio dell’anno hanno scatenato le proteste da parte dei genitori, in particolar modo quelli di Catona che chiedono al Comune se i tempi di consegna dei lavori di adeguamento dell’ex Ciapi (una settimana) saranno rispettati.

“I diritti dei bambini non sono stati assolutamente calpestati – ci ha tenuto a precisare Briante. Anzi sono stati tutelati dall’individuazione del potenziale rischio al quale erano esposti. Poi certo di può dire si poteva fare quattro scuole alla volta, ma fare meno scuole, anziché porre sotto verifica oltre 20 edifici, avrebbe voluto dire un maggiore pericolo per chi occupa le scuole non controllate.

Noi i diritti dei bambini li abbiamo salvaguardati e, tra l’altro, sono stati ospitati in strutture davvero deliziose, ripeto tranne per Catona”.

Cardia: “Bugie dall’amministrazione”

Non tutti, però, la pensano allo stesso modo, come ad esempio l’opposizione in consiglio comunale.

“Dire che non c’è il caos nella gestione delle scuole è una bugia enorme – ha replicato Mario Cardia, ospite di LiveBreak insieme all’assessore Briante. Così come lo è stata l’ordinanza di chiusura per “permettere di godere a pieno delle festività mariane“.

Noi consiglieri comunali siamo letteralmente sommersi di messaggi da parte di genitori inferociti. Quindi come si fa a dire che non c’è il caos?”.

Le preoccupazioni delle famiglie

Ai microfoni di CityNow, i genitori dei piccoli studenti del Galluppi, dirottati al Collodi, hanno ringraziato la dirigente scolastica Adriana Labate, lamentando, invece, mancanza di collaborazione da parte dell’amministrazione che non ha predisposto un servizio navetta.

“Vorremmo capire – ha detto una mamma – quali sono le tempistiche di ripristino degli edifici scolastici e se, degli interventi sono previsti? Con le comunicazioni arrivate il 5 settembre ci è stato praticamente negato il diritto al nullaosta, che magari qualcuno avrebbe attuato come soluzione estrema al disagio di doversi spostare dalla scuola di riferimento”.

I genitori, adesso, chiedono informazioni chiare e complete per poter organizzare al meglio la propria vita tra gestione familiare e lavorativa.

“I ritardi sono talmente tanti – ha spiegato la dirigente Labate – che io preferisco non rilasciare dichiarazioni. Quello che avevo da dire l’ho detto agli organi competenti, diversi mesi fa, e spero che mi rispondano al più presto, anche in termini di azioni tempestive.

L’anno scolastico parte in difficoltà. Questo è un istituto che è stato accorpato ad un altro, quindi c’è da gestire la fusione, il personale”.

E per quanto riguarda le navette:

“Credo che alcune situazioni dovrebbero avere la precedenza su altre”.

Sulla scuola di Catona, una mamma intervenuta in trasmissione ha espresso i sentimenti del Comitato genitori costituitosi per dialogare con l’amministrazione in queste settimane di emergenza:

“Dovremo mandare i nostri figli a scuola a partire dal 23 settembre in orario pomeridiano. Un sacrifico, non indifferente, che faremo, ma deve essere a tempo determinato. Chiediamo all’amministrazione che questo sacrificio che viene richiesto alle famiglie sia a breve termine, 8/10 giorni, due settimane, non di più. Perché non dimentichiamo che i bambini, spesso, nel pomeriggio sono impegnati in attività agonistiche e/o extracurriculari che subiranno un brusco stop a causa di questa necessità. Inoltre, per molte famiglie, soprattutto quelle in cui lavorano entrambi i genitori, l’organizzazione sarà davvero complicata, soprattutto nei casi di più figli frequentanti scuole diverse”.

L’assessore Briante ha risposto punto su punto a tutte quelle che sono state presentate come difficoltà, primo fra tutti il trasporto dei bambini del Melissari alla scuola di Vito:

“Nel primo giorno di scuola il servizio ha funzionato benissimo – ha precisato. Nessun bambino è arrivato in ritardo, alle 08:05 tutti erano a scuola. Il primo viaggio, inoltre, è stato fatto partire proprio dal plesso Melissari per agevolare tutte quelle famiglie che non sono in possesso di un mezzo. Il secondo ed il terzo giro partono invece dal terminal libertà dove è stato istituito un presidio coperto, qualora dovesse esserci necessità di sostare qualche minuto in più. Il tempo di percorrenza per raggiungere la scuola è di 7 minuti”.

Per quanto riguarda il Collodi, invece:

“Le classi del Galluppi, per noi, sono state trasferite al Larizza, quindi ad una discesa di distanza. La scelta, invece, del Collodi è stata della dirigente scolastica che ha preferito ridistribuire diversamente, nell’ambito dei suoi plessi, le classi. Quindi la responsabilità di non aver messo un bus, non può essere imputata al Comune.

Per quanto riguarda la mensa scolastica partirà il 30 settembre, come da circolare. E la classe che al momento si trova all’interno di una mensa sarà spostata insieme a quelle che si trovano temporaneamente alla scuola Parco Caserta in un istituto che sarà a breve disponibile e le raggrupperà”.

Su Catona:

“Come ha detto la mamma che ha telefonato, io seguo ogni giorno gli sviluppi inerenti la scuola Dante Alighieri. Cioè che è avvenuto non è stato una conseguenza dell’incapacita dell’amministrazione. Sul territorio di Catona, purtroppo, non esistono strutture in grado di ospitare le attività didattiche. Il problema dei locali è che devono essere adeguati, per il Ciapi, essendo della Regione, abbiamo voluto delle certezze, adesso sono arrivate le carte che lo attestano. Per quanto riguarda i lavori, noi contiamo di portarli a compimento prima degli 8 giorni previsti”.

Quanto durerà il disagio?

“Non è ancora prevedibile. Nessuno di noi ha la bacchetta magica. Però è stato predisposto dal settore istruzione assieme al sindaco di un tavolo intersettoriale che sarà operativo per valutare la situazione generale e capire come procedere, a cosa dare priorità, cosa preferire. È chiaro che noi salveremo le scuole, in particolar modo quelle che devono categoricamente essere salvaguardate, come Catona”.

La soluzione definitiva sembra ancora lontana, è probabile, dunque, che i trasferimenti saranno permanenti, almeno per quest’anno, in attesa di interventi che rendano sicure le scuole.