Reggio, l’ex vice sindaco Perna: ‘Città stanca e incerta. In arrivo una crisi economica pesante’
Il prof. Perna offre la sua idea per il Museo del Mare, si dice scettico sul Ponte sullo Stretto e invita la politica a conoscere da vicino il senso di smarrimento dei reggini. E sulle prossime elezioni...
25 Marzo 2025 - 22:49 | di Pasquale Romano

Reggio Calabria si specchia sullo Stretto, provando a scorgere il proprio futuro. E’ proprio il lembo di mare che ci separa dalla Sicilia, a racchiudere quelli che sono forse i due progetti più importanti legati allo sviluppo del nostro territorio: uno appena avviato, il Museo del Mare di Zaha Hadid, e l’altro è l’ormai celeberrimo Ponte sullo Stretto, che vedrà nel 2025 il suo anno decisivo per capire se potrà davvero prendere forma.
Il prof. Tonino Perna, già vice sindaco dell’amministrazione Falcomatà prima del brusco allontanamento, ha sempre avuto un occhio critico e al contempo attento, sempre proiettato sul futuro di Reggio Calabria.
Riguardo la costruzione del Museo del Mare progettato dall’archistar Zaha Hadid, Perna evidenzia che potrebbe rappresentare una svolta significativa per la città, ma che necessita di una visione ben strutturata.
“L’idea di realizzare un Museo del Mare è un’opportunità importante per la città, ma credo che dovremmo andare oltre l’idea iniziale di un semplice acquario. Ho visto acquari di altissimo livello, come quello di Lisbona, che è veramente un’opera straordinaria.
Per fare davvero la differenza, dobbiamo pensare a qualcosa che non si trova da nessun’altra parte. A Marsiglia, per esempio, al Museo del Mediterraneo, ho avuto modo di vedere la ceramica di Seminara, che rappresenta un patrimonio prezioso della nostra regione, ma che è poco conosciuto. Dobbiamo puntare su qualcosa che parli di Reggio e della Calabria in modo autentico e distintivo”, il pensiero dell’ex vicesindaco.
Per il prof. Perna, uno degli aspetti più importanti da analizzare in chiave di svilippo è che la città metropolitana di Reggio Calabria non può limitarsi ai confini del centro urbano.
“Non possiamo pensare solo a Reggio città, ma dobbiamo coinvolgere anche la Locride e la zona tirrenica. La provincia, purtroppo, è spesso poco rappresentata, e gli amministratori locali si sentono isolati. Dobbiamo fare di più per coinvolgere tutti i territori che fanno parte della metropolitana e delle loro ricchezze, come il Medma di Gioia Tauro o il Parco di Taureana, realtà che sono poco conosciute ma che meritano maggiore attenzione”.
Parlando della situazione attuale della città, il prof. Perna non nasconde alcune preoccupazioni. “Reggio Calabria è una città che ha molte potenzialità, ma allo stesso tempo soffre di un diffuso senso di incertezza. Alcuni progetti sono partiti, ma sono rimasti incompleti, come l’Arena Lido, il Parco Baden Powell o le case di Piazza del Popolo.
Questi sono solo alcuni esempi di iniziative che non sono mai state portate a termine, e questo è un difetto che non riguarda solo Reggio, ma tutto il Sud. La manutenzione delle infrastrutture e dei progetti già esistenti manca di una strategia ben definita. Pensiamo, ad esempio, alla palestra di San Giovanello: le difficoltà sono evidenti e diffuse”.
Per il futuro l’ex vicesindaco lancia un allarme preoccupante. E’ in arrivo una crisi economica generale pesante, che giocoforza andrà a penalizzare i territori già in difficoltà come la Calabria.
“Purtroppo, ci stiamo avvicinando a una crisi economica generale. Con la scadenza del PNRR finirà il tempo delle vacche grasse e il periodo di abbondanza che abbiamo vissuto negli ultimi anni. Reggio, come molte altre città del Sud, rischia di trovarsi a corto di risorse e quindi ancora più in difficoltà”.
Ponte sullo Stretto il tema dei temi. A tal riguardo, Perna ha espresso una certa diffidenza sul progetto, non tanto sul ponte in sé, ma sulla sua concreta realizzazione.
“Il vero problema, in realtà, è come collegare le due città con i ponti. Abbiamo visto come, a Roma, abbiano realizzato la Tangenziale Est che passa sopra le case, ma è una questione molto più piccola. C’è poca buonafede nel progetto e, ad oggi, il vero progetto non esiste ancora.
Anche dal punto di vista economico, non si capisce quanto costerà concretamente. C’è un interessante progetto di un ingegnere di Torino riguardante l’uso di navi a idrogeno, che vengono già utilizzate nel Nord Europa, credo sarebbe un’ottima soluzione anche per lo Stretto di Messina.
Credo che sul ponte ci sarà un blocco del percorso a un certo punto. Visione pessimista? No, ma piuttosto realista. Il governo attuale, come quello di Salvini, non governerà per sempre e ci troviamo in una fase di incertezza. Il mondo intero sta affrontando una crisi economica, e l’elezione di Trump e l’inflazione crescente sono segnali che non possiamo ignorare”.
Infine, per quanto riguarda le future elezioni comunali a Reggio Calabria, il prof. Perna riconosce la fluidità del momento attuale, in attesa che la clessidra continui a svuotarsi accompagnando all’appuntamento con le urne.
“La situazione è molto confusa. Difficile fare previsioni sui nomi dei candidati a sindaco o sui progetti delle coalizioni, ma bisogna assolutamente ridare entusiasmo e speranza ai cittadini. Reggio è una città che sta invecchiando, come tutto il Meridione, ed è stata abbandonata dagli ultimi governi. La fuga dei giovani è il primo grande dramma.
Le voci che si sentono adesso sulla possibile corsa per il Comune probabilmente non sono quelle definitive: la politica è sempre in movimento e, come sempre, le decisioni verranno prese alla fine. C’è una forte mancanza di partecipazione e molta incertezza su chi sarà davvero il candidato di centrodestra e centrosinistra”.
Secondo Perna, la città ha bisogno di un cambiamento profondo per affrontare le sfide future. “C’è tanto da fare, e sarà necessario coinvolgere maggiormente la popolazione. Solo così possiamo sperare di invertire la rotta”.
