Terzo megalotto SS106, WeBuild: ‘Lavori al 61%’

Il Terzo Megalotto è il principale intervento previsto lungo la tratta calabrese della Strada Statale Jonica

SS106 Terzo Megalotto (3)

Importante passo avanti per la conclusione dei lavori del Terzo Megalotto della Strada Statale Jonica (SS 106) che Webuild sta realizzando per conto di ANAS (Gruppo FS Italiane). Il 10 maggio sarà abbattuto l’ultimo diaframma nella canna in direzione nord della galleria naturale Roseto 1, lunga circa 1.200 metri e a doppia canna per senso di marcia.

Il Terzo Megalotto è il principale intervento previsto lungo la tratta calabrese della Strada Statale Jonica ed è strategico per il collegamento dei litorali jonici di Calabria, Basilicata e Puglia. Una volta ultimata, l’opera unirà gli assi autostradali A14 e A2 migliorando l’accessibilità di numerosi comuni costieri, con benefici in termini di tempi di percorrenza e di sicurezza stradale.

Il progetto, avviato nel maggio 2020, occupa oggi circa 1.200 persone, tra personale diretto e di terzi, con il coinvolgimento da inizio lavori di una filiera produttiva di oltre 880 imprese (in maggioranza del Sud Italia). L’opera è uno dei 19 progetti infrastrutturali che Webuild sta realizzando al Sud, per un valore di circa 13 miliardi di euro di aggiudicazione, e che contribuiranno a dotare il Mezzogiorno di opere moderne e sostenibili, come l’alta velocità che, dopo la tratta Napoli-Bari, è destinata ad arrivare in Calabria, e all’alta capacità sulla direttrice Palermo-Catania-Messina. Questi progetti Webuild occupano oggi 5.450 persone, tra personale diretto e di terzi, e hanno coinvolto da inizio lavori una filiera di 4.300 società.

Nelle scorse settimane, in Calabria sono partiti inoltre i primi due corsi per operatori di cantiere per 45 giovani e disoccupati della regione, inaugurati in presenza del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e di Pietro Salini, amministratore delegato Webuild, nell’ambito del programma “Cantiere Lavoro Italia” di Webuild, che prevede di assumere 10mila persone entro il 2026, di cui oltre 80% nel Sud Italia.