Terremoto 1908, era il 28 dicembre quando il sisma sconvolse Reggio e Messina
Impossibile prevedere se l'evento si possa ripetere ma è necessario un piano della protezione civile. Furono oltre 90 mila le vittime
28 Dicembre 2020 - 15:27 | di Redazione
Alle ore 05.20 del 28 dicembre 1908, un sisma di magnitudo 7.1, nell’arco di 37 secondi, cambiò radicalmente e per sempre il volto di Reggio Calabria e Messina. Le città si svegliarono in uno scenario apocalittico. Tra le 90.000 e le 120.000 la stima di perdite di vite umane.
SISMA 1908, DANNI INCALCOLABILI
Uno dei più potenti terremoti della storia italiana aveva quindi colto i cittadini nel sonno, interrotto tutte le vie di comunicazione, danneggiato i cavi elettrici e le tubazioni del gas, sospeso così l’illuminazione stradale fda Villa San Giovanni e a Palmi. Con lo strascico di un maremoto, l’evento devastò particolarmente Messina, causando il crollo del 90% degli edifici.
Per la prima volta, l’eco del disastro mobilitò una macchina dei soccorsi proveniente da tutto il mondo, con numerosi Stati che inviarono aiuti per contribuire all’opera di ricostruzione.
In tutta Italia si crearono centinaia di comitati spontanei per portare soccorsi, sia in denaro sia in generi di prima necessità. In molte città e paesi furono organizzate le cosiddette “passeggiate di beneficenza”, raccolte itineranti di fondi, lotterie, spettacoli teatrali per raccogliere denaro.
Le città confinanti al disastro, ospitarono nei propri ospedali, nelle scuole e nelle case private, centinaia di feriti. Cominciarono nei giorni successivi, ad apparire le prime baraccopoli, piccoli quartieri che furono chiamati “lombardo”, ‘’norvegese’’, “svizzero” e“americano” a seconda di chi ne aveva finanziato la costruzione.