Tendopoli San Ferdinando, USB: “Permessi di soggiorno rinnovati per alcuni lavoratori”

"Si tratta di lavoratori ospiti della tendopoli che da mesi non potevano rinnovare il permesso benché titolari di protezione umanitaria o sussidiaria". La nota di USB Reggio Calabria

Una veduta della tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria), 02 dicembre 2018. Un migrante di 18 anni proveniente dal Gambia è morto in un incendio scoppiato nella tendopoli di San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro, dove vivono centinaia di extracomunitari. Secondo quanto si è appreso, il rogo, che ha distrutto due baracche, si sarebbe sviluppato in seguito ad un fuoco acceso da qualcuno tra i migranti per riscaldarsi dal freddo della notte. ANSA/ALESSANDRO SGHERRI


Apprendiamo con soddisfazione che alcuni dei lavoratori seguiti dallo “Sportello per i diritti – Soumaila Sacko”, che USB e Nuvola Rossa animano a San Ferdinando, hanno finalmente potuto rinnovare il permesso di soggiorno.

Si tratta di lavoratori ospiti della tendopoli che da mesi non potevano rinnovare il permesso benché titolari di protezione umanitaria o sussidiaria, in quanto impossibilitati a certificare una residenza, richiesta dai funzionari con cui interloquivano presso gli uffici preposti, nonostante questa non sia vincolante ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno.

Per questo motivo, hanno dovuto progressivamente rinunciare a un lavoro e a un alloggio regolari.

Come abbiamo più volte denunciato a Prefettura e Questura di Reggio Calabria, cui vanno riconosciute una corretta disponibilità a ricevere le nostre istanze, questa prassi amministrativa – oltreché impropria da un punto di vista delle leggi in vigore e lesiva della condizione giuridica riconosciuta da apposite commissioni territoriali o dal tribunale ai soggetti titolari di forme di protezione – sta determinando un aumento delle condizioni di irregolarità sulla Piana di Gioia Tauro.

Infatti, coloro che non riescono a produrre l’attestazione della residenza vedono giungere pericolosamente in prossimità di scadenza la validità del proprio permesso, che in alcuni casi affrontati dallo Sportello ‘Soumaila Sacko’ è poi scaduto effettivamente.

Senza permesso è a sua volta impossibile richiedere un’iscrizione anagrafica presso il Comune e prendere in affitto un appartamento o una stanza; lo stesso dicasi per un rapporto di lavoro regolarmente contrattualizzato. Un circolo vizioso rispetto al quale abbiamo chiesto a Prefettura e Questura di fare chiarezza, se il caso istituendo un confronto con le amministrazioni comunali della Piana.

Non possiamo che essere contenti di questi rinnovi e confidiamo che la cosa non si debba alla buona volontà di un singolo ma ad un generale cambio di passo, che speriamo venga formalizzato nel corso della riunione in programma per martedì prossimo (22 c.m.) presso i locali della Prefettura di Reggio.