Palmi, il teatro senza pubblico accoglie la performance musicale del brano Guardastelle – VIDEO

Il teatro di Palmi senza pubblico si riempie di melodie alla ricerca della normalità attualmente distante per gli artisti protagonisti di un terribile periodo

Guardastelle

Il mondo dello spettacolo è chiuso, i teatri sprangati a doppia mandata, mentre la polvere si deposita sul legno del palcoscenico e sul velluto delle poltrone. Tanti artisti in questo particolare periodo hanno voluto far sentire la loro voce, ognuno a suo modo.

Palmi torna sulla scena

Ma succede a Palmi, cittadina calabrese, che cinque musicisti si ritrovino dopo anni di tournee e lavori in giro per l’Italia e decidano di esprimere, con una iniziativa originale, la loro voglia di tornare sulla scena. Sono Marcello Surace – da una vita nel gotha del pop italiano al fianco di Alex Baroni, Noemi, Giorgia, Alex Britti – Beppe De Francia, che ha partecipato al Festival di Sanremo negli anni 90, Saverio Garipoli, sideman della nuova scena romana funk soul, Silvio Ariotta, talentuoso bassista dalle innumerevoli collaborazioni in ambito jazz e pop, e Gino Mattiani, collaboratore dei Mattanza, storico gruppo worldmusic.

Il brano Guardastelle

Durante una sessione di prove, i cinque musicisti ascoltando il brano Guardastelle  del pregevole autore Bungaro,  melodia dalla straordinaria intensità emotiva e musicale, immaginano di registrare il brano con una veste nuova, come omaggio alla musica ed ai musicisti in questo difficile momento storico.

Così Saverio Garipoli si mette in moto per dar seguito a questa idea curandone gli arrangiamenti ed il missaggio, e come scenario del Videoclip – d’intesa con il regista Antonio Leotta – propone che venga riaperto per un giorno il Teatro F. Cilea di Palmi, chiuso da 40 anni. Un altro luogo che manca alla collettività, a queste latitudini in cui gli spazi performativi sono merce rara, mentre di contro c’è fame da parte del pubblico di concerti, di danza, di rappresentazioni teatrali e di attimi di bellezza.

La suggestiva location

Un Teatro abbandonato dal fascino senza tempo fa da cornice ai cinque musicisti sul palco e bene interpreta i loro sentimenti, un misto di amarezza, dolci ricordi, incertezze in un futuro tutt’altro che roseo. Una dolce emozione aleggia leggera ed accompagna ogni singola nota, mentre la performer Carmen Caratozzolo libra tra le poltrone del teatro come fosse una musa senza tempo. Bellezza, che leggera si posa sulle brutture del tempo per riempirle di speranza. La speranza di tanti artisti e lavoratori dello spettacolo che chiedono di poter tornare a esercitare la propria professione, sulla quale hanno investito una vita con immensa passione.

Una passione che nessuna pandemia potrà mai spegnere

«Abbiamo voluto ricambiare il dono che la musica fece a noi tempo fa, ripartendo da qui, dal vecchio Teatro Cilea. Una location dismessa e abbandonata che figurativamente rappresenta  la condizione attuale -ha affermato Marcello Surace – che gli artisti di tutto il mondo stanno vivendo. Ma l’arte non deve fermarsi mai».

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