Dopo il servizio mandato in onda dalla trasmissione “Le Iene” che ha messo allarme milioni di italiani circa l’eventuale pericolosità dell’amalgama dentale, il Presidente della Commissione Odontoiatri presso l’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, dr. Filippo Frattima ha deciso di intervenire per fare chiarezza su un tema che riguarda tanti pazienti.
Il servizio ha narrato le esperienze di pazienti anonimi, alcuni dei quali affetti da forme di sclerosi anche grave attenuata, ed in alcuni casi guarita, proprio dopo aver rimosso le otturazioni in amalgama nonché alcuni pareri clinici di dentisti tra cui Raimondo Psiche, dentista che da tempo combatte la sua battaglia contro l’amalgama dentale fondando nel 1999 l’Accademia Internazionale di Odontoiatria Biologica; un parere negativo attraverso il quale si elencano i rischi che l’utilizzo del mercurio, contenuto nell’amalgama, può comportare ed anche quelli che derivano dalla rimozione non protetta delle otturazioni in amalgama.
“Il materiale – ricorda il dr. Filippo Frattima – è un dispositivo medico marcato CE con numero di lotto, quindi il produttore deve realizzarlo seguendo la normativa mentre il dentista deve seguire le indicazioni del produttore per l’utilizzo e quelle sull’utilizzo dei dispositivi medici.
Nel 2001 l’allora ministro della Salute, Girolamo Sirchia, fece approvare un decreto che regolamenta l’utilizzo dell’amalgama dentale vietandone “l’utilizzazione, l’importazione e l’immissione in commercio sul territorio italiano degli amalgami dentali non preparati sotto forma di capsule predosate”.
Il Ministero della Salute nelle raccomandazioni cliniche odontoiatriche pubblicate nel gennaio 2014 entra nel merito dell’utilizzo dell’amalgama dentale chiarendo che “nonostante nei settori posteriori l’amalgama d’argento rappresenti ancora un materiale affidabile e sicuro, è raccomandato evitarne l’uso nei bambini sotto i sei anni, nelle donne in gravidanza o in allattamento e nei pazienti con gravi nefropatie o con allergia al materiale stesso…..” chiarendo che … “anche le resine composite, combinate con l’uso degli adesivi dentinali, hanno dato prova di buoni risultati clinici a distanza su premolari e molari.
Il loro posizionamento corretto richiede tuttavia maggior attenzione ed una tecnica operativa più complessa, rispetto all’uso dell’amalgama”.
Il Parlamento Europeo nel normare l’utilizzo del mercurio sta approvando un regolamento che segue quanto indicato nella Convenzione di Minamata. Un articolo della bozza di regolamento attualmente in discussione entra nel merito dell’utilizzo dell’amalgama dentale asserendo che non ci sarà nessun divieto sull’utilizzo dell’amalgama dentale ma uno studio di fattibilità su di un possibile divieto che potrebbe diventare realtà nel 2030.
Nel 2019 i vari Paesi dovranno stilare dei piani nazionali sull’ipotesi dell’eliminazione graduale dell’amalgama dentale ed i soli studi che trattano l’amalgama dovranno dottarsi di separatori di amalgama di ultima generazione.
“La trasparenza – sostiene il dr. Filippo Frattima, Presidente della Commissione Odontoiatri presso l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria – è l’arma migliore contro l’allarmismo, la banalizzazione della medicina e la ricerca a tutti i costi dello scoop.
Ai pazienti non abbiamo nulla da nascondere e possono dormire sonni tranquilli coloro che si sono affidati ad un professionista che abbia operato in scienza e coscienza”.
“La visione del servizio – aggiunge il dr. Frattima – ha certamente creato dubbi facendo passare che la maggior parte dei dentisti utilizza questo materiale e che non informa i propri pazienti sui rischi. Ma non vi è niente di più falso. Intanto, dati alla mano, solo il 4,6% delle otturazioni viene effettuato con questo materiale.
Ma ciò che più preme sottolineare è che il rischio non riguarda tutti i pazienti con una otturazione in amalgama e che il pericolo più coretto arriva dalla rimozione di queste otturazioni. Il grave rischio, invece, risiede, così come è successo per altre forme di generalizzazioni o per vere e proprie bufale, si possa scatenare un fenomeno contrario alle buone pratiche odontoiatriche”.
“Come ha già puntualmente rimarcato la Commissione odontoiatri a livello nazionale, un’eventuale richiesta, frutto di paura incontrollata, – aggiunge il dr Frattima – di una rimozione generalizzata delle otturazioni in amalgama dentaria è fuori luogo, contraria ad ogni principio scientifico e costituisce, essa sì, il momento più critico per il rischio di assunzione e assorbimento di nano particelle di mercurio; senza dimenticare che la ricerca scientifica internazionale ritiene a tutt’oggi l’uso di questo materiale per otturazione assolutamente praticabile.
Oggi l’amalgama dentale non viene praticamente più utilizzata e nei rari casi in cui la si utilizza lo si fa per esigenze cliniche spesso dettate da situazioni particolarmente compromesse, dove l’alternativa all’otturazione con questo materiale è quella dell’estrazione o di interventi molto più complessi od onerosi”.
“Noi dentisti – conclude il Presidente degli odontoiatri – dobbiamo rassicurare chi ha una otturazione in amalgama, spiegando che non ci sono evidenze scientifiche che questa comporti problemi e non vi è alcuna giustificazione generale per la rimozione non necessaria di restauri in amalgama clinicamente soddisfacenti, tranne in quei rarissimi casi di pazienti con diagnosi di reazioni allergiche a uno dei componenti dell’amalgama”.
Reggio Calabria 28.12.2016
Ufficio Stampa Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria
