Successo dei prodotti tipici calabresi: il 42% dei turisti usa il cibo come souvenir
20 Agosto 2017 - 10:14 | di Eva Curatola
Molinaro:gli acquisti del prodotto 100%Calabrese di Campagna Amica raddoppiano rispetto all’estate 2016, ‘nduja, peperoncino , cipolla rossa di Tropea, bergamotto, soppressata e salsiccia di Calabria, liquirizia e vini i prodotti più acquistati.
Con il via al primo grande rientro per i turisti che hanno scelto la Calabria come meta turistica del 2017 e dove si è registrato, rispetto allo scorso anno, un aumento considerevole delle presenze di italiani e di stranieri sia al mare che fa la parte del leone, ma anche in montagna, in campagna e nei borghi interni , si registra che il cibo di qualità è il souvenir più gettonato da portare a casa nell’ estate 2017 e rappresenta il valore aggiunto che fa un tutt’uno con la storia, cultura e ‘ambiente. Lo dimostra il fatto che ben il 42% di turisti hanno acquistato prodotti alimentari tipici come souvenir per avere un ricordo gustoso del territorio da donare a se stesso e agli altri. I prodotti calabresi più acquistati che rappresentano vere e proprie unicità, sono stati nelle varie preparazioni: ‘nduja, peperoncino, cipolla rossa di Tropea, bergamotto, soppressata e salsiccia di Calabria, liquirizia e vini . Una tendenza favorita- sottolinea la Coldiretti – dal moltiplicarsi delle innumerevoli occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città e borghi del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre che uniscono convivialità, spensieratezza e sano divertimento. “Gli acquisti del prodotto 100% calabrese nei mercati di Campagna Amica Coldiretti sono raddoppiati rispetto all’estate 2016 – sottolinea Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – e rappresentano un pezzo di Calabria che racchiude anche forti connotati immateriali di regione antica, autentica e accogliente e che oltre a ricordare il luogo di vacanza, fa in modo, al ritorno a casa, di consumarli e proseguire l’appetitosa vacanza con parenti e amici e questo da modo anche di ampliare la platea degli ambasciatori del vero “Made in Calabria” agroalimentare”.