Stadio Granillo: possibile intitolazione della curva alla ‘tigre’ Schipani


Il tragico destino di Pippo Schipani, storico tifoso e appassionato sostenitore dei colori amaranto da decenni e conosciuto con il soprannome “tigre”, ha lasciato sgomento tutto il mondo sportivo reggino.

La sua scomparsa lascia un vuoto tra i gradoni della curva e tra tutti coloro che sono legati ai nostri colori amaranto.

“Non conoscevo personalmente Pippo – spiega il consigliere comunale Riccardo Mauro – ma il suo nome, la sua figura, è tra le più note e stimate nel panorama calcistico reggino, come esempio di correttezza e di vera passione sportiva. Chi lo ha conosciuto ha saputo apprezzarne le doti di persona leale, capace di coinvolgere tutti grazie al suo entusiasmo e alla sua energia.”

“La lotta di Pippo contro un terribile male – continua Mauro – è stata la lotta di tutti noi tifosi e il suo desiderio di abbracciare la maglia della nostra amata Reggina fino all’ultimo, è la testimonianza di come una sana passione possa durare in eterno. Raccogliendo l’invito dei tifosi che già si sono mobilitati sui social network e nelle piazze, in qualità di Consigliere Comunale, cittadino, sportivo e grande tifoso amaranto, mi sono già fatto portavoce affinché la curva sud dello stadio Oreste Granillo possa essere degnamente intitolata a Filippo Schifani. Perché da quel settore possa levarsi forte in tutti gli stadi d’Italia, il ruggito della “tigre”.”

“In riferimento alla nota del consigliere comunale Riccardo Mauro, alle richieste del mondo sportivo e specificatamente a quelle dei tifosi reggini, l’assessorato allo Sport che mi onoro di rappresentare, si adopererà affinché si possa procedere all’intitolazione della Curva Sud dello stadio Oreste Granillo, all’amico, nonché Ultrà e grande tifoso amaranto, Filippo Schipani, che ci ha prematuramente lasciati – spiega Antonino Zimbalatti- assessore allo sport – Saranno attivate, pertanto, tutte le procedure amministrative perché ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile. Facciamo rivivere il ruggito della “tigre”.