Veneregrida: sound incredibile per Festa della Madonna della Consolazione a Reggio Calabria


di Anna Biasi – Scorre sangue nelle vene in questa band fuori dagli schemi: i Veneregrida, composta dalla voce di Demetrio Calafiore, la chitarra solista di Peppe Gambardelli, il basso di Luca Brandi e la batteria di Natale Scopelliti. Lo notano tutti, bambini, adulti, anziani che passeggiando sul Lungomare di Reggio Calabria in occasione delle feste Mariane si fermano ad ascoltare il gruppo new metal rock indie. Sembrerà strano, ma nonostante le prime opposizioni politiche perché la band è ritenuta troppo metal, alla cittadinanza reggina la loro musica è piaciuta. Certo non a tutti, perché il genere già di per sé è di nicchia ma almeno hanno suonato con 40.000 watt non per visibilità ma per il gusto di suonare e di far tremare il centro città.

La stessa canzone “Ode” si impone non certo per la ricompensa. “Eppur si muove” e muta forma la coscienza. Ode al Signore, e in questo caso alla Madonna della Consolazione, che nutre la nostra conoscenza.

 

Veneregrida, nome dal risvolto filosofico, azzardo l’ipotesi, potrebbe essere capostipite di altri gruppi di Reggio Calabria, penalizzati dal genere, segno di apertura per il futuro di un territorio che ne ha molto bisogno. Hanno un sound metal americano in cui alternano linee metriche vocali, il growl e la melodia, che può non essere etichettato necessariamente e solamente nell’ambito metal.

Il tempo è passato e dalla voce angelica e pulita del cantante ma sforzata si è passati al rauco e volutamente aspro. Hanno alcuni precisi punti di riferimento come Rammstein, Korn, Slipknot e System Of a Down (per quanto riguarda il suono) o Battiato (per quanto riguarda il testo).

 

A Reggio Calabria i gruppi Metal dell’old school si contano sulle dita di una mano e sono esattamente tre. Uno di questi sono i Veneregrida.

Il loro pezzo metal più bello partito da Reggio Calabria, è “ Strati di odio” (https://www.youtube.com/watch?v=HjYmqVCOcwo), in cui  tutto è incredibile, dagli arrangiamenti al testo.

Sono passati degli anni e non hanno abbandonato affatto il risultato esplosivo, e musica come questa non può essere nascosta a discapito di tantissimi pezzi scadenti generati da major e non promosse in ogni dove.  A fine concerto all’Arena dello Stretto Demetrio Calafiore voce chitarra e ritmica dei Veneregrida ha dichiarato: “Nelle umane dinamiche del chi usa e di chi è usato, mai dare per scontato l’ovvio… esiste la pari possibilità che chi è usato stia usando chi usa”.

 

 

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