Dal Cdm al sogno Ponte e l’ultima compagna. Berlusconi e la Calabria, un rapporto speciale
Una storia trentennale di vicinanza con la Calabria. I principali momenti che hanno legato Berlusconi alla nostra regione
12 Giugno 2023 - 20:04 | di Redazione
“Abbiamo mantenuto l’impegno preso con i Siciliani, con i Calabresi, con tutto il Sud. Il ponte sullo Stretto da oggi è legge e domani sarà realtà. Si compie un cammino che avevano cominciato i miei governi e che la sinistra aveva colpevolmente interrotto. Avevamo promesso che questa volta lo avremmo realizzato ed ora la strada è tracciata. Da oggi l’Italia è più unita, la Sicilia è più vicina all’Europa. Finalmente!”. Lo scriveva sui social Silvio Berlusconi poche settimane fa, dopo l’approvazione definitiva in Senato del decreto sul Ponte sullo Stretto di Messina.
E’ un caso, ma forse non completamente, che uno degli ultimi messaggi in assoluto del leader di Forza Italia, prima della sua morte, sia dedicato al Ponte sullo Stretto. Una ‘ossessione’ che si perde negli scorsi lustri, quando sotto la sua presidenza l’opera ebbe un nuovo impulso, poi stoppato dai successivi governi.
Oltre all’amata, per ovvie regioni, Lombardia, è raro trovare un altro territorio italiano così legato a Berlusconi. Non solo un rapporto d’affetto ma anche confermato dai numeri e dai consensi. Negli ultimi anni infatti, dopo il calo di Forza Italia a livello nazionale, la Calabria si è confermata roccaforte azzurra, facendo registrare risultati che altrove il partito di Berlusconi non è riuscito a raccogliere, grazie anche all’asse creatosi tra il Governatore Roberto Occhiuto, il responsabile per il Sud Francesco Cannizzaro e il coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori e che ha permesso un forte radicamento nel territorio, capace di resistere al calo di Forza Italia nell’ultimo periodo.
Il deputato reggino, attraverso i social, ha voluto così salutare Berlusconi: ‘Ciao Presidente, da oggi il cielo sarà sicuramente più azzurro’.
Uno dei primi momenti di legame tra Berlusconi e la Calabria è datato 1991, da quando gli venne venne conferita la laurea honoris causa in ingegneria gestionale dall’Università della Calabria.
Una cerimonia, svoltasi nel campus dell’ateneo di Arcavacata di Rende, alle porte di Cosenza, caratterizzata dalle lodi del Senato accademico e dalla presenza di molti studenti, ma non senza qualche contestazione. Un riconoscimento, venne motivato nella circostanza dalle autorità accademiche dell’ateneo calabrese, assegnato ‘per le numerose attivita’ imprenditoriali che spaziano dalla televisione alla pubblicita’, dall’edilizia alle assicurazioni, dal cinema alla grande distribuzione”.
A un anno dalla sua discesa in politica, è del 1995 il primo presidente della Regione, Giuseppe Nisticò, di Forza Italia, il partito da lui fondato nel ‘94. Berlusconi accompagnerà alla vittoria altri 4 governatori di Forza Italia: Battista Caligiuri, Giuseppe Chiaravalloti, la sfortunata Iole Santelli e l’attuale presidente Roberto Occhiuto.
E sempre Silvio Berlusconi è stato il primo presidente nella storia d’Italia a portare in Calabria, a Reggio, il consiglio dei ministri, per dare un segnale forte contro la ndrangheta, negli anni più bui dell’escalation criminale. Era il 2010, in quell’occasione venne presentato un pacchetto di misure contro la mafia, per annunciare l’inserimento della parola “’ndrangheta” nel codice penale e per aprire in riva allo Stretto l’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati alle cosche.
L’ultima visita in Calabria di Berlusconi è datata 2020, quando nel gennaio venne per incoronare la presidente Jole Santelli, forzista convinta. Durante un comizio tenutosi a Tropea, il Cavaliere sfoderò una delle sue battute, che ne hanno caratterizzato il percorso mediatico.
“Jole Santelli è una signora che conosco da 25 anni. Non me l’ha mai data, però l’ho avuta con me non solo come parlamentare all’interno dei miei gruppi, ma anche come sottosegretario alla Giustizia quando ero Presidente del Consiglio”, prima di tornare serio, riconoscendo le qualità di Jole Santelli, donna di una “capacità straordinaria nell’individuare i problemi e le loro soluzioni”.
Il legame di Berlusconi con la Calabria rimarrà in un certo senso eterno, considerato che è di origini calabresi l’ultima compagna Marta Fascina.
“Il rapporto di amore, di stima e di rispetto che ci lega è così profondo e solido che non c’è alcun bisogno di formalizzarlo con un matrimonio. Il mio per te, Marta, è un amore grande, qualcosa che non ho mai provato prima, e ora per me tu sei indispensabile, irrinunciabile.
Mi sei stata vicina in momenti duri, mi hai aiutato. Tu mi completi, non potrei vivere senza di te, riempi la mia vita”, le parole di Berlusconi verso la compagna, sempre al suo fianco durante le settimane di ricovero.
Da domani inizierà una nuova era per Forza Italia e per tutto il centrodestra italiano, alle prese con una pesante eredità da raccogliere verso chi ne ha caratterizzato in modo fondamentale il percorso negli ultimi 30 anni.