Motta festeggia la liberazione di Silvia Romano
Con la liberazione di Silvia, il comune reggino rivive la storia a lieto fine di un concittadino avvenuta qualche anno fa
10 Maggio 2020 - 00:41 | Comunicato
“È una bellissima notizia che la comunità mottese, commossa, accoglie con la consapevolezza di chi ha già vissuto questa esperienza e oggi la rivive in ogni suo momento, in ogni suo passaggio, in ogni fotogramma di un ricordo che adesso riemerge e diventa tutt’uno con la felicità della famiglia e degli amici di Silvia Romano”.
Commenta così il sindaco Giovanni Verduci la notizia della liberazione della volontaria della Ong “Africa Milele Onlus” rapita nel novembre del 2018 in Kenya.
“Il 14 agosto del 2011 Motta San Giovanni – continua il sindaco – fu sconvolta dalla notizia del sequestro in Sud Darfur di Francesco Azzarà, un nostro concittadino, esperto in logistica e operatore di Emergency, l’associazione di Gino Strada. Furono mesi particolarissimi che videro l’intera comunità, poi seguita da tutta la nazione, stringersi attorno alla famiglia Azzarà che riabbracciò Francesco dopo quattro mesi”.
Il sindaco aggiunge:
“Durante la prigionia di Silvia siamo stati in contatto con l’organizzazione Africa Milele e, tramite loro, con la famiglia Romano esprimendo la solidarietà di tutta la nostra comunità e la disponibilità ad organizzare o partecipare ad iniziative per chiedere la liberazione della loro figlia. In silenzio, come espressamente chiesto dalla famiglia, siamo stati in attesa di ricevere la bella notizia”.
Verduci conclude:
“Oggi siamo felici. Per la signora Francesca, madre di Silvia, sarà una particolarissima festa della mamma. Ringraziamo quanti si sono adoperati affinché questa storia avesse un finale positivo e abbracciamo simbolicamente Silvia. Una ragazza che rappresenta benissimo, come lo fece allora Francesco Azzarà, l’Italia che non volge lo sguardo altrove, che non fa finta di nulla, ma che si impegna per il bene del prossimo”.