Siccità a Reggio: tra la turnazione dell’acqua e la rabbia dei residenti

Barreca invita alla collaborazione: "È necessario fare fronte comune, la Sorical sta facendo tutto il possibile"


La città di Reggio Calabria e l’intera regione stanno affrontando una delle peggiori crisi idriche degli ultimi anni.

La siccità ha portato la Sorical, società che gestisce l’approvvigionamento idrico in Calabria, ad attivare un sistema di turnazione dei serbatoi. Questo significa che l’acqua è disponibile nelle case dei residenti solo per poche ore al giorno, rendendo la situazione estremamente difficile per tutti.

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Il piano di chiusure anticipate serve per cercare di gestire al meglio le risorse idriche limitate. Tuttavia, questa scelta comporta gravi disagi per la popolazione. I residenti di Reggio Calabria, infatti, devono fare i conti con un accesso all’acqua ridotto, che influisce negativamente su molteplici aspetti della vita quotidiana, soprattutto nel periodo estivo, con temperature alle stelle.

Barreca invita alla collaborazione

Franco Barreca, consigliere comunale, ha lanciato un appello accorato ai cittadini per promuovere un uso responsabile dell’acqua. Un monito per riuscire, in qualche modo, a convivere con l’emergenza in atto:

“Non lavare cortili, non fare la barba e lavarsi i denti con il rubinetto aperto, non lavare le macchine e non usare l’acqua per annaffiare le colture agricole se non allacciate alle condotte del consorzio. Segnalare ogni perdita visibile anche al numero verde di Sorical.

È necessario fare fronte comune, la Sorical sta facendo tutto il possibile”.

La situazione critica dei pozzi e delle dighe

Il quadro appare davvero drammatico per i reggini e non solo. Basti pensare che la città di Crotone ha chiesto alla Regione l’attivazione dello stato di calamità.

I pozzi si stanno prosciugando velocemente o comunque non hanno più la capacità d’acqua tale da garantire la necessaria pressione per immetterla nella rete.

La fiumara del Tuccio è in forte sofferenza – da qui l’ulteriore anticipazione della chiusura di alcuni serbatoi cittadini -, mentre la diga del Menta non riesce a servire la zona Sud della città. In tutto questo ovviamente si assiste anche alla rabbia dei residenti, costretti a pagare senza poi avere garantito il servizio. Una storia che si ripete ogni estate anche a causa di un sistema di distribuzione che funziona solo con una pressione elevata dell’acqua, circostanza che oggi più che mai è difficile da realizzare.