Serie C: Casertana-Viterbese, D’Agostino: ‘Scandaloso, mi vergogno di far parte di questa Lega’
In serie C durissime le dichiarazioni del massimo dirigente della Casertana
21 Dicembre 2020 - 09:54 | redazione
Il covid determina e condiziona la vita sociale di tutti. Questo maledetto virus che sembra non voglia andare via in nessun modo, è entrato a gamba tesa anche nel calcio, creando non poche difficoltà, ma anche polemiche per decisioni che per la maggior parte delle volte scatenano forti reazioni. Per esempio a Caserta con la squadra campana che nonostante i suoi 18 positivi in organico, pur chiedendo il rinvio del match, è stata costretta a scendere in campo. A fine gara la dura dichiarazione del suo presidente Giuseppe D’Agostino:
E’ solo una questione di soldi
“È una cosa scandalosa. Mi vergogno di far parte di questa lega. Se questo è il calcio io non c’entro niente. Mi sento deluso, offeso e preso in giro dalla Lega e da tutti. Ci hanno fatto fare sette tamponi in una settimana per farci arrivare a giocare in nove domenica. Me ne vergogno e chiedo scusa alla città e ai tifosi. Siamo rappresentati malissimo, prendo le distanze da queste persone e a breve comunicherò le mie intenzioni. Vorrei dire anche al presidente della Viterbese: io spero che non sia successo niente, che non scoppi un focolaio.
Tre nostri calciatori si sono sentiti male prima della partita. Hanno fatto il tampone ma abbiamo dovuto giocare. Spero siano negativi, per loro, non per la Lega né per il loro presidente. Volevano i tre punti? Se lo sapevo glieli davano prima.
Mi ha chiamato il presidente della Viterbese e mi ha detto: io la partita non la posso rinviare perché spendo due milioni e non posso rischiare. E noi cosa spendiamo, niente? È una questione di soldi? Qui si parla della salute della gente. Noi abbiamo quindici positivi, non uno. Quindici su ventotto calciatori, quanto è un focolaio? Questa è una domanda che vorrei fare all’Asl. In un’azienda dove si trova un positivo viene chiusa 15/20 giorni, fanno due serie di tamponi e poi riapro. Noi invece dobbiamo giocare.
Abbiamo valutato di non presentarci, avremmo perso a tavolino, preso una multa e un punto di penalizzazione. Ma non sono io che devo dire che non voglio giocare. Abbiamo fatto quattro cicli di tamponi in quattro giorni: per arrivare a cosa? Per giocare. Non è giusto.
Il sindaco si è sentito con l’Asl, che si è sentito rispondere che non c’era le condizioni per rinviare la partita per focolaio. Noi abbiamo effettuato i tamponi ai ragazzi febbricitanti, chiedendo di spostare la partita alle 21. La Lega ci ha risposto che o ci facevano il certificato di cluster, altrimenti si doveva giocare. Spero che quei tre siano negativi, altrimenti sia l’Asl che la Lega si assumeranno le loro responsabilità. Ci sarà una denuncia penale. La gara di Castellammare? Comandano loro, se ci dicono di andare giocare andremo”.
fonte: Tuttoc:com