Epicentro, la sentenza d'appello: assoluzioni, rideterminazioni e condanne

La Corte di Appello di Reggio Calabria ha emesso la sentenza in appello nel maxi-processo nato dalle inchieste "Malefix", "Metameria" e "Nuovo corso"

Nella giornata di oggi, la Corte di Appello di Reggio Calabria ha emesso la sentenza in appello nel processoEpicentro“. Il maxi-processo, nato dalle inchieste “Malefix“, “Metameria” e “Nuovo corso“, rappresenta la prosecuzione dei noti processi “Olimpia” e “Meta”. Gli inquirenti hanno dimostrato che il controllo delle attività estorsive nel centro di Reggio Calabria fosse appannaggio delle quattro cosche di ‘ndrangheta con maggiore peso specifico criminale: De Stefano, Tegano e Condello di Archi e la cosca Libri di Cannavò.

L’odierna sentenza ha apportato significative modifiche alla decisione di primo grado, con numerose assoluzioni, esclusioni di aggravanti e rideterminazioni delle pene. In totale, la corte ha emesso condanne per 38 imputati, con pene variabili a seconda delle specifiche accuse e circostanze attenuanti.

Epicentro: le riforme della sentenza di primo grado

  • Riqualificazione dei reati: la corte ha riqualificato il reato di cui al capo A) ai sensi dell’art. 416-bis, comma 1 del codice penale per alcuni imputati, tra cui Calabrò Domenico e Condello Giandomenico.
  • Esclusione delle aggravanti: è stata esclusa l’aggravante di cui all’art. 416-bis, comma 4 del codice penale per diversi imputati, come Barreca Filippo e Bellini Marcello.

Assoluzioni: numerosi imputati sono stati assolti da vari capi d’imputazione. In totale, 14 imputati sono stati assolti, tra cui:

  • Randisi Antonino (capo A)
  • Pizzimenti Nicola (concorso esterno nell’associazione mafiosa di cui al capo A)
  • Tegano Domenico (capo F)
  • Bellini Marcello (capo T)
  • Germanò Santo e Raffa Giovanni Francesco (capo AF) perché il fatto non sussiste
  • Saraceno Salvatore (capi AH e AI-bis) per non aver commesso il fatto
  • Araniti Giuseppe, Giustra Francesco e Pizzimenti Giuseppe (capo AI) perché il fatto non costituisce reato
  • Morabito Paolo (capo AL) per non aver commesso il fatto
  • Giustra Francesco (capo AD) perché il fatto non sussiste.

Rideterminazione delle pene per:

  • Aboulkair Achraf: 1 anno e 8 mesi di reclusione e 3.000 euro di multa.
  • Barreca Filippo: 19 anni e 6 mesi di reclusione.
  • Bellini Marcello: 7 anni di reclusione.
  • Campolo Amato Salvatore: 3 anni e 6 mesi di reclusione e 3.000 euro di multa.
  • Canzonieri Donatello: 21 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione (comprensiva dell’aumento per la continuazione)
  • Caponera Paolo: 8 anni e 20 giorni di reclusione e 9.000 euro di multa
  • Condello Demetrio: 16 anni di reclusione
  • Condello Giandomenico: 14 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione
  • De Carlo Maurizio Pasquale: 4 anni di reclusione (attenuanti generiche con giudizio di equivalenza)
  • De Stefano Paolo Rosario: 9 anni e 8 mesi di reclusione e 9.000 euro di multa
  • De Stefano Orazio Maria Carmelo: 15 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione
  • Foti Giovanni Battista: 7 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione (recidiva non applicata)
  • Fracapane Giovanbattista: 12 anni e 8 mesi di reclusione
  • Giungo Andrea: 11 anni e 4 mesi di reclusione (comprensiva dell’aumento per la continuazione rispetto ai fatti giudicati con sentenza del 19 settembre 2018)
  • Labate Antonino: 12 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione e 8.000 euro di multa
  • Labate Francesco: 13 anni e 4 mesi di reclusione
  • Leuzzo Giuseppe: 17 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione
  • Libri Antonio: 18 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione
  • Mangiola Edoardo: 10 anni e 10 mesi di reclusione (esclusa l’aggravante di cui all’art. 71 D.Lvo 159/11)
  • Molinetti Luigi: 18 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione
  • Monorchio Antonino: 10 anni e 8 mesi di reclusione (recidiva non applicata)
  • Morabito Domenico: 12 anni di reclusione (comprensiva dell’aumento per la continuazione rispetto ai fatti giudicati con sentenza del 2 febbraio 2009)
  • Palumbo Filippo: 6 anni di reclusione e 1.000 euro di multa (attenuanti generiche equivalenti all’aggravante di cui all’art. 629, co. 2° c.p.)
  • Polimeni Carmine: 14 anni di reclusione
  • Polimeno Lorenzo: 8 anni e 4 mesi di reclusione (recidiva non applicata)
  • Politi Pasquale: 8 anni e 8 mesi di reclusione
  • Tegano Domenico: 12 anni e 8 mesi di reclusione e 6.200 euro di multa
  • Tripodi Paolo: 7 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione e 8.000 euro di multa
  • Zappia Vincenzino: 8 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione e 9.000 euro di multa

La corte ha revocato la confisca e disposto il dissequestro con immediata restituzione agli aventi diritto di diversi beni aziendali, tra cui le quote sociali e il patrimonio aziendale della Nautica Gallicese s.r.l.s., la Center Clean s.r.l. e della Bingo Arcobaleno s.r.l..

La sospensione della pena è stata concessa a Germanò Luigi alle condizioni di legge.

La corte ha dichiarato non doversi procedere per alcuni reati per vari motivi, tra cui l’estinzione del reato per morte dell’imputato (Latella Antonino).

Previsto il termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza, sospendendo per lo stesso periodo il termine delle misure custodiali applicate agli imputati.