Seminario di Reggio, Praticò: 'Sia aperto alla città come Pinacoteca e Castello Aragonese'

"L'obiettivo è ascoltare chiunque ritiene di poterlo utilizzare per attività sociali, culturali e perché no anche sportive" così Praticò

Il destino del Seminario di Reggio Calabria torna d’attualità in seguito alla Santa messa per l’inizio dell’anno formativo. Ai nostri microfoni interviene Mimmo Praticò in qualità di vicepresidente del Serra Club.

Messa Inizio Anno Formativo Seminario Rc

Dichiara Praticò:

“La vocazione c’è ed è un numero importante oltre 20 ragazzi per cui la vocazione c’è. È stato fatto questa questo incontro con la Santa Messa per l’entrata del nuovo Rettore, don Simone Gatto. In questa occasione, noi come Serra Club, di cui sono il vicepresidente, abbiamo iniziato un discorso con don Nino Pangallo e vogliamo dare continuità grazie al Rettore Simone Gatto, aprendo questo seminario alla città, un seminario della cui esistenza tanti non sanno”.

Spiega Praticò:

“Nato il 24 agosto del 1565, è un bene bellissimo non soltanto sotto l’aspetto ecclesiastico, ma culturale, che la città dovrebbe visitare, conoscere, utilizzare. Questo è il nostro obiettivo. Altri discorsi li lasciamo da parte, in questo momento puntiamo affinché il seminario rimanga un bene della città e soprattutto che la città possa utilizzarlo a livello sociale e culturale per esternalizzare queste bellezze che, ripeto, non fanno parte soltanto della cultura del clero, ma credo che facciano parte dell’identità nostra di cittadini reggini”.

Prosegue Praticò:

“Non è questo l’obiettivo, ossia di farlo rimanere in città o meno, che sia chiaro perché non vorrei equivoci: questi sono discorsi che sono di là da venire. Oggi noi abbiamo l’obiettivo di far conoscere il seminario alla città. Obiettivi futuri? Ascoltare chiunque ritiene di poterlo utilizzare per attività sociali, culturali, sportive perché no. Valutando le singole situazioni, è aperto a qualunque attività che possa essere utile alla comunità. E nel caso specifico del giorno 22 abbiamo visto che quando si chiama a raccolta la città, la città risponde. Quella sera eravamo circa 300 persone, e colgo l’occasione per chiedere scusa a chi non è potuto entrare nella cappella  e non ha visto la bellezza di questa sala”.

Conclude Praticò:

“Senza fare voli pindarici e senza fare paragoni, dico che il seminario oggi si può paragonare alla Pinacoteca ed al Castello Aragonese. Strutture che fanno parte della città e che sono state messe in evidenza, e il seminario ritengo non sia da meno. Le amministrazioni cittadine conoscono bene questa struttura, forse dovremmo ricordarci un po’ tutti, compresi coloro che prendono le decisioni per una città migliore , di avvicinarsi al seminario, alla città e soprattutto eventualmente sarebbe bello che venisse visitato dai tanti turisti presenti durante le visite a Reggio Calabria. Perché no”.