“Chiusura” del Seminario a Reggio, Cedro (Fdi): “Lento ed inesorabile declino, adesso basta”
"Per quale motivo si decide di accorpare e spostare tutto a Catanzaro? Il nostro seminario conta ben 18 seminaristi", le parole di Ersilia Cedro
29 Giugno 2024 - 16:03 | Comunicato stampa
Ersilia Cedro, segretario cittadino di Fratelli d’Italia, si sofferma sulla situazione relativa al Seminario di Reggio Calabria.
“La mala gestio della res pubblica da parte di questa amministrazione comunale ha innescato, purtroppo per la nostra amata città, un processo di impoverimento, espoliazione di beni e servizi, di decadimento continuo ed inarrestabile. A questo dramma si deve purtroppo aggiungere un ulteriore danno sostanziale oltre che di immagine e spirituale che viene messo in atto ai danni di un intera comunità.
Il comunicato della sessione primaverile della Conferenza episcopale calabra recita: “determinazione a proseguire nell’istituzione di un Seminario Teologico unico, con inizio nel prossimo anno accademico, sostenuto da tutte le diocesi, mentre Reggio Calabria e Cosenza manterranno due comunità formative per gli studi filosofici”.
“Una “razionalizzazione” che dopo la sanità interessa anche la chiesa e sinceramente non poteva che suscitare riflessioni controverse in seno ad un intera comunità . Le componenti socioeconomiche e politiche unite a quelle culturali e spirituali rendono una comunità dinamica e sono i il motore di un percorso di crescita.
Pur manifestando rispetto nei confronti delle esigenze del Vescovo e della Conferenza episcopale calabra, manifestiamo la nostra massima preoccupazione e tutto il nostro disappunto per la “chiusura” del seminario reggino in particolar modo per le motivazioni all’epoca espresse e le ricadute negative che avrebbe sul nostro territorio ”.
Cedro in difesa del Seminario
“Il nostro seminario conta ben 18 seminaristi e l’idea di accorparlo ci suona veramente strana. Perché di chiusura si tratta, non immediata, poiché si mantengono temporaneamente i primi 4 anni di iter di studio a Reggio, ma si spostano i 4 anni di studio della specializzazione a Catanzaro. Praticamente una soluzione palliativa, un contentino pro tempore con lo scopo di spostare tutto a Catanzaro col tempo. Qual’e’ la motivazione di questa decisione?
Il numero dei seminaristi non lo è dato che non è di certo il nostro quello con il minor numero di presenze, anzi. La motivazione è forse insita nella necessità di avere professori con caratteristiche professionali specifiche per il corso di specializzazione? Se fosse questa la motivazione di certo non si stancherebbero a scendere fino a Reggio invece di fermarsi a Catanzaro.
Se invece si tratta di una scelta “politica”, l’auspicio è che il clero calabrese si ravveda e compia scelte rivolte al bene della nostra città, idonee a “frenare il processo di deupaperamento” e dia il via all’inizio di una rinascita anche morale e spirituale ad una città ancora in declino, permettendo al Seminario di continuare a svolgere la sua missione storica “quale istituzione spirituale e culturale di tutta una città” che non può e non deve essere chiusa e/o condannata alla marginalità.
Cogliamo l’occasione per fare gli auguri di buon lavoro a Don Simone Gatto, nominato rettore del seminario. Ci rivolgiamo alle istituzioni ecclesiastiche tutte con rispetto ma con fermezza: siate voi le prime istituzioni, che lavorano ed operano in questa bellissima ma martoriata terra, a dare un segnale concreto di cambiamento, di inversione di rotta al declino della città di Reggio Calabria. Fatelo adesso”, conclude il segretario cittadino di Fratelli d’Italia.