Scuole a Reggio, riapre il plesso al rione Eremo. Importanti novità in altri due quartieri
Occhi puntati sulla primaria di Condera e il Boccioni di Gallico
14 Gennaio 2025 - 15:21 | Comunicato Stampa
Quando si apre una scuola è sempre una grande festa e lunedì la festa ha riguardato la riapertura del plesso di Via Cardinale Portanova della scuola d’Infanzia dell’Istituto comprensivo Carducci-Da Feltre, al rione Eremo.
Il popoloso quartiere ha accolto con entusiasmo l’evento, al quale – su invito della dirigente Sonia Barberi – hanno preso parte i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Padre Pietro Ammendola, Guardiano del convento dei Cappuccini. Alle quattro classi già operative si aggiunge l’aula mensa che consentirà il prolungamento del tempo scuola in un ambiente ottimale ed un ampio giardino esterno che, nelle belle giornate, consentirà i giochi all’aperto. Un grande sforzo operativo di Castore che in poco tempo ha ridato vita a una struttura che negli ultimi 15 anni aveva ospitato altre attività.
Intanto, il 9 gennaio ha preso vita il cantiere della scuola primaria di Condera “De Gasperi-Catanoso”, una delle scuole oggetto di verifica sismica negli ultimi anni e chiusa per importanti interventi di messa in sicurezza ed efficientamento, che restituirà al quartiere un luogo sicuro e funzionale allo svolgimento delle attività didattiche e ludiche di oltre 150 bambini, attualmente temporaneamente ospitati presso la scuola di San Sperato.
Al via anche il progetto per la scuola Boccioni di Gallico
E sul finire del 2024 ha visto la luce anche il progetto esecutivo della scuola “Boccioni” di Gallico. Una struttura che circa 15 anni fa aveva presentato criticità strutturali ed era stata chiusa, con il trasferimento delle classi in un edificio privato. L’atto approvato in Giunta ha consentito lo sblocco dell’iter procedurale per la pubblicazione del bando per la demolizione del plesso inagibile e la realizzazione della nuova sede, che – una volta conclusa – consentirà all’amministrazione comunale di risparmiare oltre 120 mila euro l’anno di fitto passivo, restituendo agli alunni del territorio una scuola bella e sicura.