Scuole insicure a Reggio, il punto tra incastri e soluzioni

Comune e dirigenti al lavoro per trovare le migliori soluzioni. Al puzzle però, a due settimane dalla campanella, manca ancora qualche 'pezzo'

Rischiava di diventare un vero rompicapo. Eppure, secondo quanto raccolto, la soluzione, fortunatamente sembra essere molto vicina. I disagi rimarranno, le famiglie reggine saranno costrette a cambiare i programmi in attesa del suono della prima campanella con stravolgimenti di piani già ampiamente prefissati.

Ma il diritto allo studio, speriamo per tutti, verrà garantito.

La chiusura di ben nove istituti scolastici, a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica volute dal Comune di Reggio Calabria per garantire la sicurezza di studenti e personale, è stata une vera doccia fredda per centinaia di famiglie.

Comune e dirigenti scolastici, dopo la notizia che ha stravolto la disposizione delle classi nei vari plessi, sono al lavoro per trovare le soluzioni migliori.

Nella giornata di sabato sono state trasferite le segreterie dei vari istituti presso le nuove sedi per poter svolgere l’attività amministrativa.

In particolare quella del Vitrioli è stata già spostata e martedì toccherà alla segreteria  del Galluppi. Per la scuola di via Possidonea la soluzione è stata trovata internamente. Le classi infatti verranno suddivise tra il ‘Galileo Galileo‘ e il ‘Giovanni Pascoli‘.

Gli studenti del ‘Galluppi‘, troveranno invece una nuova sistemazione a poco meno di 500 metri di distanza, all’interno della scuiola ‘Larizza‘ di via Botteghelle.

Meno fortunati invece i ragazzi del ‘Melissari‘ di via Tre Mulini. Scartata la proposta avanzata dalla scuola dell’ex Inapli, per loro la nuova sistemazione identificata è quella della scuola nuova e finora inutilizzata di Vito.

Lunga la lista delle strutture insicure e per questo inagibili.

Agli studenti della scuola Klearchos di via Baglio Giunta ad Archi Cep, basterà salire di un piano, reso agibile grazie al rifacimento del tetto ( i lavori verranno completati entro il 12 settembre).

Al puzzle delle scuole insicure manca ancora un pezzo, che al momento il Comune non trova. Quello della scuola ‘Dante Alighieri‘ di Catona. Al momento nessuna ipotesi è stata avanzata e così circa dieci aule, ad oggi, non hanno un piano B.

Il Pythagoras infine, che dopo l’avviato ridimensionamento disposto dalla Regione, è stato accorpato all’istituto ‘Moscato‘ di Gallina, troverà la soluzione, così come fatto dal ‘Vitrioli’, internamente. Gli studenti della scuola di Ravagnese verranno accolti tutti all’interno del ‘Moscato‘.

Alle tessere mancanti, oltre la D. Alighieri di Catona, si aggiungono però altre tre pezzi, ovvero le classi dell’asilo del Melissari.

Situazione dunque sotto controllo ma non per tutti. Rimangono in attesa di collocazione e di vari incastri gli alunni della ‘Dante Alighieri‘ e parte del Melissari.

Conclusi tutti i trasferimenti e garantito il diritto allo studio di tutti gli studenti si procederà poi all’istituzione di un tavolo tecnico per programmare, laddove possibile, gli interventi strutturali sulle scuole dichiarate inagibili.