Reggio, 9 scuole inagibili. Briante: 'Scelta necessaria, ora i bambini saranno più al sicuro'

Una corsa contro il tempo per trovare soluzioni adeguate prima dell'inizio scolastico. Già avviate le procedure per il trasloco degli arredi

Circa un anno fa – il 30 giugno 2023 – a Reggio Calabria, partivano i lavori per la “verifica della vulnerabilità sismica di 23 edifici scolastici di proprietà comunale”. Un’azione che l’allora assessore all’istruzione, Lucia Anita Nucera aveva definito “di fondamentale importanza”. Obiettivo mettere a norma gli istituti scolastici interessati tramite interventi necessari e importanti che mireranno a risolvere le vulnerabilità sismiche.

Gli interventi, adesso, sono terminati e 9 istituti sono risultati essere non agibili. La notizia, giunta a poco settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico, ha acceso gli animi di famiglie, scuole e istituzioni che si sono trovati a dover gestire un’emergenza.

“Non è una situazione semplice, né piacevole per nessuno” ha ammesso l’attuale assessora all’istruzione Anna Briante, ai microfoni di CityNow. Capisco le preoccupazioni di famiglie, dirigenti, insegnanti. Siamo tutti coinvolti in questa ripartenza. La scelta di avviare le verifiche – ha aggiunto – è stata frutto di valutazioni necessarie, visti alcuni segnali preoccupanti che erano già emersi da edifici come l’istituto Pythagoras, che è stato dichiarato non accessibile.

Abbiamo dovuto impedire che queste criticità si protraessero e che si corresse un rischio in edifici non idonei ad ospitare né scuole, né altre attività,” ha aggiunto, cercando di rassicurare sulla necessità degli interventi.

Scuole non agibili, corsa contro il tempo per trovare soluzioni per gli studenti

L’annuncio dell’inagibilità di ben nove plessi scolastici, a ridosso dell’inizio delle lezioni (il 16 settembre ndr.) , ha creato un’ondata di disorientamento tra le famiglie che avevano scelto quelle scuole per i propri figli. Ora, la prospettiva di spostamenti forzati e lunghi tragitti quotidiani sta generando ansia e malcontento.

“Cercheremo di far iniziare l’anno scolastico ai ragazzi nel modo più sereno possibile – ha spiegato Briante, riconoscendo che “in alcuni casi, gli spostamenti saranno importanti dal punto di vista della distanza rispetto alla precedente sede”.

Per molte famiglie, questo signifiherà rivedere la propria organizzazione quotidiana, affrontare maggiori costi e sacrifici, con tutto il disagio che ne consegue.

L’assessora ha però cercato di dare un messaggio di speranza:

“Si tratta di un piccolo sacrificio per la sicurezza dei nostri bambini. Noi stiamo cercando di gestire al meglio questa emergenza e le soluzioni che troveremo, ve lo garantisco, saranno davvero le migliori possibili in questo momento”.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha avviato le procedure per l’affidamento diretto dei traslochi degli arredi scolastici ed ha pianificato piccoli interventi manutentivi sugli edifici di destinazione.

“Nulla di particolare – ha spiegato Briante – come ad esempio pulire e imbiancare. In tre giorni  abbiamo fatto partire le operazioni per minimizzare i disagi”.

La relazione da parte del RUP che ha seguito le operazioni di vulnerabilità sismica è arrivata il 26 agosto. Un lavoro lungo, visto che i documenti da raccogliere provenivano dalle ditte aggiudicatarie degli interventi in quattro lotti.

“Fino a quella data sapevamo che potevano esserci delle criticità – ha spiegato Briante. Io non sono un tecnico, ma so che la procedura di verifica è abbastanza complessa e si articola in 4 fasi e occorre arrivare almeno alla terza per avere una criticità solo indicativa. Purtoppo si è arrivati a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, ma non era auspicabile da parte di nessuno”.

L’edilizia scolastica cittadina – ha aggiunto – non ci consente dei movimenti molto ampi – ha osservato l’assessora, sottolineando le difficoltà logistiche nel trovare sedi alternative idonee. Grazie alla grande disponibilità e collaborazione dei dirigenti scolastici, stiamo individuando delle soluzioni ad hoc per ogni istituto” ha assicurato.

La realtà, purtroppo, è che le opzioni sono limitate e, per alcune famiglie, l’inizio del nuovo anno scolastico sarà tutt’altro che agevole.

Verso una nuova era per le scuole reggine

Guardando al futuro, Briante ha espresso l’ambizione di migliorare radicalmente la situazione delle scuole in città:

“È giusto che nel 2024 i bambini ed i ragazzi di Reggio Calabria abbiano scuole sicure, al passo con i tempi. La fase successiva dovrà essere quella più bella, cioè immaginare le nuove strutture che dovranno sorgere”.

Un progetto ambizioso che, tuttavia, richiederà tempo, risorse e una pianificazione accurata.

L’assessora ha concluso con una nota di realismo e ottimismo:

“Prima o poi doveva essere fatto, è capitato adesso. Noi abbiamo affrontato la situazione, siamo sereni e sicuri che le soluzioni che troveremo saranno le migliori possibili in questo momento. La situazione è sotto controllo, stiamo procedendo in maniera ragionata e metodica”.

L’emergenza legata all’edilizia scolastica a Reggio Calabria sarà dunque un banco di prova per l’amministrazione e per la comunità. La sicurezza degli studenti rimane la priorità, ma i disagi sono reali e le soluzioni adottate dovranno essere rapide ed efficaci per evitare che la fiducia delle famiglie venga compromessa. Le prossime settimane saranno decisive per capire come la città potrà affrontare e superare questa difficile situazione, garantendo un futuro sicuro e sereno per i suoi giovani cittadini.