Scuole inagibili a Reggio, Minicuci e l’appello del 2021: “Cosa sta facendo il Comune?”

Più di 3 anni fa, il consigliere di opposizione interpellava il sindaco Falcomatà sulla situazione degli istituti scolastici a Reggio Calabria

Scuola Klearchos Archi Cep 1

Scuole inagibili a Reggio Calabria, nelle ultime settimane la vicenda è esplosa in modo fragoroso. L’amministrazione comunale, in particolare con l’Assessore all’Istruzione Anna Briante, è al lavoro per trovare le soluzioni e, nel lungo periodo, avviare in modo concreto la programmazione per risolvere una situazione che si protrae da diversi anni.

Ai microfoni di CityNow, la consigliera di opposizione Angela Marcianò ha evidenziato.

“Penso ai bambini che saranno allocati al Pascoli e al Galileo Galilei. Alla fine della seduta della commissione consiliare, ho riproposto la mia domanda, pretendendo una chiara risposta.

Incredibilmente, mi è stato detto che le scuole di destinazione non sono state oggetto di indagini, quindi l’amministrazione sta spostando centinaia di bambini in plessi scolastici, che potrebbero non garantire il livello di sicurezza richiesto dalle normative di settore.

E’ qualcosa di assurdo, da genitore penso a tutti i disagi ai quali le famiglie andranno incontro, nell’accompagnare bambini e ragazzi in scuole potenzialmente meno sicure” l’allarme lanciato dall’ex Assessore ai Lavori Pubblici.

Lo stesso tipo di allarme era stato lanciato tre anni e mezzo fa (precisamente il 16 febbraio 2021) da parte del consigliere comunale di opposizione Nino Minicuci.

Attraverso il documento “Situazione edilizia scolastica – Intendimenti dell’Amministrazione”, il già candidato a sindaco di Reggio Calabria stimolava Giuseppe Falcomatà.

“Ad oggi non si conosce la situazione delle scuole che necessitano interventi di adeguamento sismico e/o di efficientamento energetico. In Italia troviamo importanti esperienze di Comuni che hanno fatto di questo specifico investimento come Bolzano che, con l’efficientamento energetico di tutti gli edifici scolastici, ha ridotto del 50% i consumi energetici con importanti ricadute sui costi sostenuti dal Comune;

Gli edifici devono essere dotati di certificato di prevenzione incendi, di agibilità, di collaudo statico, di scale di sicurezza, di impianti elettrici a norma e di prova antifonica”.

Proseguiva Minicuci nel documento indirizzato al primo cittadino, ponendo in particolare alcuni interrogativi.

  • Quali sono gli edifici scolastici che sono sprovvisti di una o più certificazioni stabilite dalla legge e quelli che hanno necessità di interventi di adeguamento sismico necessario in una realtà come quella reggina?

  • Quali sono gli edifici scolastici che necessitano di interventi urgenti di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, e quali gli interventi dell’Amministrazione Comunale per ovviare alla situazione in essere ?

  • Quali gli stanziamenti e le azioni che intende l’amministrazione mettere in campo già dal corrente anno per la sicurezza e per rendere meno energivore le scuole, implementando la produzione di energia rinnovabile?

  • Quali gli edifici scolastici che si trovano nella classe energetica A?

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Rispetto alle domande poste da Minicuci, per l’amministrazione comunale aveva risposto attraverso un documento firmato dai dirigenti del Settore Lavori Pubblici Demetrio Beatino e Giuseppe Melchini.

“L’amm.ne comunale negli ultimi anni, nonostante la carenza di personale tecnico addetto al settore scolastico per pensionamento, nell’ambito del progetto “Scuole belle e sicure” a cura di finanziamento Patti per il Sud ha avviato uno studio di “Verifica vulnerabilità sismica delle scuole” al fine di avere un quadro complessivo ed aggiornato in merito al numero dei plessi scolastici, dei corpi di fabbrica che li costituiscono e del numero dei piani per ogni singolo corpo di fabbrica e la consistenza in termini di superficie”.

Dei plessi scolastici di competenza comunale, 104, risultano di proprietà comunale 90 e invece 14 di proprietà privata concessi in affitto all’amministrazione. Dei 90 plessi risultano 72 aperti e 18 chiusi. Sulla scorta dei finanziamenti disponibili, dando priorità ai plessi scolastici con maggiore affollamento e cercando di garantire una distribuzione il più possibile equa sul territorio comunale, costituito dalle ex 15 circoscrizioni, al fine di avere per ogni circoscrizione almeno una scuola per ogni ordine, sono in corso di espletamento le procedure per l’avvio della verifica di vulnerabilità sismica.

Negli ultimi anni sono stati eseguiti interventi di messa in sicurezza su diversi edifici scolastici. Sono stati utilizzati i fondi del Ministero dell’Istruzione per l’emergenza scolastica per interventi di adeguamento degli edifici in tutti i plessi scolastici.

L’amm.ne Comunale, al fine di far fronte alle criticità emerse nel settore scolastico, ha utilizzato finanziamenti europei consistenti in:

Patto per il Sud – Scuole belle e sicure

– Zona Nord: De Gasperi, Pascoli, S.Giovannello, S. Caterina, Klearcos, Dante Alighieri, Galileo
– Media Pytagoras, Gallina, Cannizzaro
– Primaria Galluppi, Collodi; Materna Graziella
– Primaria Cassiodoro, Telesio; Media Don Bosco
– Primaria San Giovanni Pellaro, Vinco;

Agenda Urbana

– Boccioni, Foscolo, Frangipane, Ibico, Mazzini.

Al netto delle risposte fornite nel 2021 dai dirigenti del Settore Lavori Pubblici al consigliere di opposizione Nino Minicuci, rimangono due certezze alla luce di quanto emerso nel corso delle ultime settimane.

La prima è legata al fatto che le problematiche relative allo stato degradato di alcuni istituti scolastici reggini e il rischio chiusura degli stessi, era noto da anni all’interno di Palazzo San Giorgio. La seconda certezza è che, seppur con i primi passi mossi tempo addietro, l’amministrazione comunale invece di intervenire rapidamente e in modo incisivo sulla problematica, prevedendo piani alternativi, l’ha ‘rincorsa’ fuori tempo massimo. Con l’affanno di queste ultime settimane come risultato prevedibile.

La speranza è che con l’inizio dell’anno scolastico, in programma lunedi 16 settembre, verranno dissipati i dubbi e risolte le questioni legate sia al collocamento degli studenti dei diversi istituti scolastici chiusi, sia allo spostamento tramite mezzi pubblici degli stessi studenti.