Ex Ciapi, è scontro totale. La Scuola per Mediatori Linguistici: “Noi in possesso di regolare contratto”

"Diffida della Regione un abuso e una violazione dei termini contrattuali. La Scuola ha quindi dato mandato legale per tutelare i propri diritti"


Ex Ciapi di Catona, il mistero si infittisce. Con la seguente nota, la Scuola per Mediatori Linguistici replica alla diffida della Regione Calabria, affermando di avere un regolare contratto.

Scontro totale tra le parti, con il Comune di Reggio Calabria che (stante questa situazione) non può far entrare gli operai di Castore per poter effettuare i lavori. Famiglie e studenti ancora costretti ad aspettare, la protesta odierna sembra non essere sufficiente per sbrogliare una situazione particolarmente intricata.

La Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria, nata nel 1982 come Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori grazie all’intuizione del Prof. Don Domenico Calarco, ha da sempre avuto come obiettivo quello di creare un collegamento concreto tra l’Italia e il resto del mondo attraverso l’insegnamento delle lingue straniere. Nel 1989, la scuola ha ricevuto il riconoscimento ufficiale con D.M. 19.05.1989.

Un’istituzione consolidata

“La scuola è abilitata ad attivare corsi di studi triennali e a rilasciare il Diploma di Mediatore Linguistico, equipollente a tutti gli effetti di legge al diploma di laurea in Scienze della Mediazione Linguistica. Dal 2004, è autorizzata ad attivare corsi superiori per Mediatori Linguistici e Mediatori Interculturali. Attualmente, l’istituto conta tre corsi di laurea per un totale di 250 studenti, con una forza lavoro di 60 dipendenti.

Dal 2005, la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici ha stipulato un regolare contratto di locazione con la Regione Calabria, proprietaria dell’immobile “Ex CIAPI”, per svolgere attività didattiche, ristrutturando a proprie spese tutti i locali del piano terra. Questa struttura è diventata una realtà consolidata per il futuro di numerosi giovani”.

La situazione attuale

Dopo la chiusura per inagibilità della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri, il Comune di Reggio Calabria ha individuato la sede della Scuola Superiore come soluzione temporanea per accogliere gli studenti della Dante Alighieri. In seguito a queste decisioni, ci sono state diverse interlocuzioni tra la Scuola, la Regione Calabria e il Comune, durante le quali l’Istituto si è sempre mostrato disponibile al dialogo.

La delibera della Regione e le azioni legali

Con delibera del 7 ottobre, la Regione Calabria ha assegnato al Comune di Reggio Calabria l’immobile in comodato d’uso, senza comunicare che esiste già un regolare contratto di locazione tra la Regione e la Scuola, valido fino al 2035. In data 14 ottobre, la Scuola ha ricevuto una lettera che intimava il rilascio dei locali entro sette giorni, decisione che la scuola considera un abuso e una violazione dei termini contrattuali. La Scuola ha quindi dato mandato legale per tutelare i propri diritti.