Scontro al Comune, il Pd si spacca. Pronta la mozione di sfiducia per Cardia?

Spaccatura interna al Pd, ma Bonforte traccia la 'linea Falcomatà'. Domani previsto un consiglio comunale infuocato: e c'è il rientro di Castorina...

consiglio comunale centrosinistra

Giorni bollenti a Palazzo San Giorgio, le temperature climatiche rispecchiano alla perfezione quello che è il clima all’interno della maggioranza. L’anticipazione riportata ieri su queste pagine, relativa a parte della maggioranza che ha chiesto le dimissioni del consigliere Mario Cardia dalla Commissione Bilancio, ha visto una perfetta corrispondenza nei fatti che si sono susseguiti.

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Quando un segreto non è più tale, conviene uscire allo scoperto. Il Pd reggino segue pedissequamente una delle regole sacre della politica, seppur non scritte, e rompe gli indugi.

“Mario Cardia non pare più essere integrato alla maggioranza, avendo assunto spesso posizioni autonome e contrarie agli indirizzi generali e agli obiettivi stessi del centrosinistra che sostiene l’Amministrazione comunale. Una situazione che non può più essere tollerata e che, anzi, avrebbe dovuto portare lo stesso Cardia ad essere coerente con il suo evidente cambio di linea politica.

Il Pd dunque ritiene opportuno e doveroso sostenere la mozione di sfiducia del Presidente della commissione bilancio, non essendoci più le condizioni perché prosegua nel suo compito. Alla base di questa decisione non ci sono considerazioni di carattere personale, ma soltanto valutazioni politiche e senso di responsabilità”.

Il comunicato a firma del segretario cittadino dem Valeria Bonforte, su ‘impulso e indirizzo’ del sindaco oggi sospeso Giuseppe Falcomatà, racconta parte della verità e ne cela altre porzioni. Vero è che c’è una parte della maggioranza che vorrebbe un passo indietro da parte di Cardia, non soltanto all’interno del Pd.

Le liste civiche, attraverso le parole del consigliere comunale e sindaco della MetroCity f.f. Carmelo Versace, avevano già chiesto nella scorsa settimana le dimissioni di Cardia dalla presidenza della Commissione Bilancio, fermamente respinte dal diretto interessato. E’ mancato inoltre il sostegno amico: il gruppo Democratici e Progressisti infatti, capitanato dal leader nell’ombra Nino De Gaetano, ha sostanzialmente sollevato le spalle sulla vicenda, facendo capire di essere pronto ad abbandonare Cardia al suo destino e rinunciare alla presidenza della Commissione Bilancio.

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Paradossalmente, il sostegno a Cardia arriva proprio dal Partito Democratico. Il capogruppo Peppe Sera, il presidente del consiglio comunale e il consigliere Francesco Barreca infatti, secondo quanto emerso, sarebbero infatti contrari alla mozione di sfiducia.

“Non ho mai visto schifezze di questo tipo in tanti anni di politica. Per questioni personali si vuole sfiduciare il presidente della commissione bilancio nel momento più delicato. Non condivido ne modi ne atteggiamento. Siamo bravissimi a farci autogol da soli”, è il pensiero che filtra da alcuni esponenti del Pd. La ‘linea Falcomatà’ tracciata dal segretario Bonforte però è chiara, e punta a tracciare confini netti. Al di là di una divergenza di vedute (che è stata espressa anche nelle riunioni) i contrari alla mozione di sfiducia di Cardia rischiano di non poter andare, se non a costo di salutare il Pd.

Quali gli scenari possibili, al netto di una situazione particolarmente fluida e suscettibile di variazioni? Il consiglio comunale di venerdi 15 luglio si presenta come il più intempestivo possibile. Le lancette corrono rapidamente: procedere con una mozione di sfiducia richiederebbe tempo prezioso proprio nei giorni delle audizioni in Commissione Bilancio e comporterebbe uno scossone all’interno della maggioranza, già dagli equilibri tutt’altro che solidi.

Secondo quanto raccolto da CityNow però, il Partito Democratico, spalleggiato dal gruppo Democratici e Progressisti, valuterà già nella giornata di domani la possibilità di procedere (nella prossima seduta di commissione) con una mozione di sfiducia nei confronti di Cardia. Il diretto interessato, salvo sorprese, a margine del consiglio comunale farà una dichiarazione ‘politica’ in risposta alla presa di posizione del Pd.

Ci sarà la conta dei numeri e anche quella degli rischi, nel corso di febbrili dialoghi che si avvolgeranno come un caldo abbraccio prima e dopo il consiglio comunale. Seduta che vedrà il rientro in carne ed ossa di Nino Castorina dell’Aula Battaglia: era la notizia del giorno, ma è stata travolta dal corso degli eventi…