Reggio, sciopero alla Camera di Commercio. I sindacati: ‘Attendiamo risposte’

Al centro della manifestazione ci sarebbero i diritti negati ad alcuni lavoratori inerenti lo smart working, ma anche la gratificazione

Dipendenti Camera Commercio

Giornata di sciopero alla Camera di Commercio di Reggio Calabria, dove i sindacati provinciali di Cisl e Cgil Funzione Pubblica, assieme ai lavoratori, hanno scelto di protestare in seguito ad una vertenza irrisolta che va avanti ormai da troppo tempo.

Al centro della manifestazione ci sarebbero i diritti negati ad alcuni lavoratori inerenti lo smart working, ma anche la gratificazione.

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Sciopero alla Camera di Commercio di Reggio Calabria

L’iniziativa, annunciato nei giorni scorsi dai sindacati, è in corso, questa mattina, fuori dalla sede di via Campanella. In prima fila i dirigenti delle sigle sindacali che hanno invitato la stampa locale a presenziare per dare notizia della situazione che grava su di una parte dei lavoratori della Camera di Commercio di Reggio Calabria.

“Sindacare vuol dire mediare – ha ribadito Francesco Callea, Segretario FP CGIL. Noi abbiamo provato in tutti i modi a trovare un punto di incontro con l’amministrazione. Ma le varie riunioni avute con i vertici dell’ente sono cadute nel silenzio più totale. A nulla sono serviti gli incontri organizzati. Dispiace perché basterebbe capire che i rapporti sindacali non sono una fastidiosa istituzione, ma una tutela per i lavoratori.

Non è un caso se, oggi, a Reggio Calabria la metà dei lavoratori della Camera di Commercio ha deciso di scendere in piazza. E non è neanche una cosa normale, che accade tutti i giorni. Soprattutto se si pensa che, così facendo, devono rinunciare ad una parte del loro stipendio. Credo fermamente – ha concluso Callea – che, a questo punto, qualcuno ai piani alti dovrebbe farsi qualche domanda. Da parte nostra c’è, come sempre, la massima disponibilità al confronta, bisogna vedere, invece, dall’altra parte”.

Alla manifestazione presente anche Vincenzo Sera, segretario reggino di CISL FP che, ai microfoni di CityNow, ha aggiunto:

“Abbiamo segnalato che durante il periodo pandemico, questi lavoratori hanno dato il massimo per rendere l’ente (pubblico lo ricordiamo) virtuoso. Si sono registrati, però, dei problemi con lo smart working, negato ad alcuni con particolari esigenze e non solo. Siamo fermamente convinti della necessità di portare avanti questa vertenza, fino a quando non sarà tutto risolto”.

Anche Francesca Galatti, segretaria FP CGIL, ha manifestato insieme ai lavoratori camerali:

“La Camera è un ente virtuoso per l’impegno dei lavoratori, meno virtuoso, invece, è per ciò che riguarda la parte amministrativa. Manca loro la gratificazione. Tutti hanno dato il massimo nel periodo del lockdown, dato statisticamente provato dagli atti. Ma questo non è stato corrisposto dall’impegno dell’ente.

Si è tentato di tutto, con dei tavoli istituzionali, uno anche con la Prefettura, ma il segretario generale non ha mai voluto dare uno spiraglio, aprire le porte a suo dire “sempre aperte” e si è arrivato addirittura a voler censurare il pensiero della RSU”.

Galatti ha concluso:

“Attendiamo comunicazioni se ce ne saranno, siamo intenzionati comunque a proseguire con la protesta”.