Sanremo 2019, vince Mahmood ma per l’Ariston è Loredana la vera regina

Conoscevamo già tutti (o almeno pensavamo di conoscere) il rock di Loredana. Un rock fatto di grinta e strafottenza, tenacia e classe. Un rock fatto di qualità. Fatto di rock


Sanremo 2019 lo vince Mahmood, con il brano Soldi. Il cantante con padre egiziano bette tutti e supera il trio de Il Volo, terzi classificati e Ultimo che si aggiudica il secondo posto. Mahmood dichiara con voce rotta dall’emozione:

“Incredibile, non ci sto credendo”.

Tutto questo però passa in secondo piano perchè Sanremo 2019 in realtà l’ha vinto lei. Gli addetti ai lavori lo avevano capito subito che sarebbe stata  la vera Regina dell’Ariston, in un modo o in un altro. In questo Sanremo la Bertè ha qualcosa in più. E si vede. Sarà il brano, sarà il virtuoso e continuo richiamo con l’icona Mia Martini, sarà il look, unico e solo. Di colore blu. Eccentrico, deciso, categorico, specchio del suo animo, altrettanto schietto e sincero. D’altronde Loredana o si ama o si odia e nel corso del Festival della Canzone Italiana anno 2019, il pubblico e l’Italia l’ha amata, finalmente.

Per l’Ariston il Festival di Sanremo lo ha vinto Loredana Bertè. Il quarto posto non va giù al pubblico sanremese che fischia e contesta gradando dalla platea “Loredana, Loredana”.

E’ il Sanremo delle Bertè, avevamo detto. E avevamo ragione. Il suo brano ‘Cosa ti aspetti da me’ è sempre stato in cima al gradimento di pubblico e critica, tanto da inserirsi nella lista dei favoriti, così come meritevoli di lode sono stati gli omaggi alla sorella Mia Martini.

Il 69esimo Festival della Canzone Italiana consacra (anche se con un quarto posto) dunque Loredana Bertè, prima e unica donna a ricevere un’ininterrotta standing ovation, un simile supporto da parte del pubblico, dal 1951 ad oggi.

Vera e indiscussa rocker, senza bisogno di pretesti come quelli che abbiamo dovuto subire, come la presenza inopportuna di Achille Lauro, che può solo portare al collo il biberon, rispetto alla vita che ha avuto Loredana.

In questo Festival, abbiamo avuto la fortuna di ritrovare la vera Regina della Calabria, amata da Andy Warhol, capace di scandalizzare la New York dello Studio 54, di essere sempre dissacrante, di raggiungere vette interpretative senza eguali, come in “Canterò”, capolavoro che pochi conoscono.

“Cosa ti aspetti da me” è una canzone perfetta per Loredana, cucita addosso alla perfezione, come gli abiti che indossa, da artisti che l’hanno capita e che vogliono bene a lei, come hanno voluto e vogliono bene a Patty Pravo, altra vera Donna del Rock, altro vero riferimento mondiale per la Musica Italiana, anzi, per la vera Musica. Nel Mondo.

In questo Festival, abbiamo avuto la fortuna di avere davanti entrambe, ma soprattutto di ritrovare Loredana Bertè, di vederla rinascere, addirittura evolversi.

Non è una cosa da tutti, non è una cosa che possa capitare a chiunque. Per essere così, bisogna essere artisti sul serio. Per essere davvero artisti, non si possono avere simili, e tocca essere soli, attraversare situazioni impossibili. Essere artisti è essere il simbolo della Resilienza, che non è quella tatuata addosso a un deficiente, e ancora meno una canzone che parla di droga.

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Una come Loredana Bertè non nascerà mai più, ed è per questo che l’Ariston è venuto letteralmente giù, per Lei. Una vittoria senza premi, come si fa per i grandi artisti.

Loredana Bertè ha vinto.